Rocca di Fondi, frazione di Antrodoco, nel cuore dell’Italia centrale, arroccata su un’altura che domina il paesaggio della Valle del Velino, conserva intatto il fascino dei borghi rurali del Centro Italia. Le sue abitazioni, costruite con materiali poveri del luogo, si integrano perfettamente con la natura e raccontano storie di vita semplice e genuina.
Dal 1999 un importante progetto di recupero ha restituito splendore al borgo, riportandolo alla sua antica dignità. Il paese fatto di vicoli stretti, ripidi e spesso scavati nella roccia si inerpica lungo i fianchi della collina che trova nella chiesa, dedicata alla Madonna dell’Assunta, che presto verrà restaurata e recuperata, e nella panoramica piazza che si affaccia sul gruppo del Monte Terminillo e del Monte Giano, il suo massimo splendore.
La storia di Rocca di Fondi, lunga e tormentata si intreccia da una parte con quella dell’Aquila; è infatti uno dei 99 castelli che contribuirono alla sua fondazione nel 1254; dall’altra con quella dell’Unità d’Italia; borgo tra lo Stato Pontificio ed il Regno di Napoli, vede lo svilupparsi del brigantaggio nel corso dell’Ottocento.
Oggi, per raggiungerlo, si percorre una strada panoramica che da Antrodoco attraversa castagneti e faggete. Il borgo è abbracciato dalle vette di monte Nuria, monte Giano e Terminillo, offrendo scenari ideali per chi ama la natura.
In alcuni periodi dell’anno, Rocca di Fondi sembra risvegliarsi in un abbraccio collettivo: le piazze si animano, le voci riempiono i vicoli e l’aria porta con sé profumi invitanti.
Questa è la scenografia che accoglierà chi vorrà conoscerlo nei giorni 14-15 e 16 agosto per la festa in onore di Maria S.s. Assunta ed il 23 agosto, con un salto nel passato, con La Notte dei Briganti.
Non prendete impegni e lasciatevi sorprendere dalla capacità di questo piccolo borgo di accogliere e far sentire ogni ospite parte della sua comunità.