La forza e le fragilità di chi aiuta: il racconto di un volontario reatino

“Anche i volontari hanno un cuore”. È questo il titolo di una toccante lettera scritta da un volontario reatino, impegnato da anni in una grande associazione, che ha voluto condividere la sua esperienza umana oltre che il suo impegno sociale. Nel testo emergono le difficoltà e le ferite personali che possono colpire anche chi dedica la propria vita ad aiutare gli altri: momenti di smarrimento, incomprensioni e giudizi che fanno male, ma anche la forza di continuare ad amare il prossimo e di donarsi con generosità.

Il volontario racconta come la vita, a volte, possa spezzare e ricomporre in modi diversi, portando anche chi ha sempre messo gli altri al centro a dover affrontare fragilità interiori. Ma il messaggio resta di speranza e di fiducia: “Amate tutti i volontari che ci mettono anima e cuore”.

Una testimonianza sincera che ricorda come dietro la dedizione ci siano sempre persone, con le loro debolezze e con la necessità di essere sostenute a loro volta.

LA LETTERA

“Anche i volontari hanno un cuore”

Sono volontario da anni di una grande associazione, ma oltre a chiamarci eroi abbiamo anche un cuore, che a volte la vita ti spezza e ti ricompone in maniera diversa. Ti allontana anche da quello che ami di più, cioè aiutare gli altri. Fai degli errori e ti tiri indietro, perché quella che pensi sia una grande famiglia, non la senti più tua, perché lì non vedi il sostegno e la comprensione, nonostante sia fondata su dei principi. Dopo che provi a ricomporre la tua vita, ancora soggetta a difficoltà, vedi che quella famiglia non ti accoglie più, nonostante che molti di loro non sanno che sei stata pugnalata anche da chi diceva di volerti bene, con frasi che fanno più male di un coltello.

Amo e continuerò ad amare il prossimo, non devo giustificarmi o dare prove che tengo ad essere volontario, e forse alcune volte anche noi siamo soggetti a “depressione”, se così si chiama, e vedi che sei sempre giudicata. Beh, il mio amore per il prossimo continuerà lo stesso ed è nel DNA della mia famiglia.

La vita non va giudicata ma forse va tesa la mano per ritrovare se stessi.

Non va data nessuna dimostrazione, ma va aiutato chi forse nonostante tutto ha un cuore forte per gli altri ma un animo debole.

Amate tutti i volontari che ci mettono anima e cuore.

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