Vassallo dà allarme per i percorsi di formazione professionale: “A rischio corsi e istituti, serve una deroga per le province a bassa densità”

Un appello urgente ai Consiglieri Regionali Eleonora Berni e Michele Nicolai, con copia al Presidente della Provincia di Rieti Roberta Cuneo, per chiedere modifiche e deroghe alla Delibera G10567/2025 della Regione Lazio sui percorsi triennali di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP). A lanciarlo è il consigliere comunale Maurizio Vassallo, dopo le segnalazioni di numerose famiglie preoccupate per il futuro dell’offerta formativa nel territorio reatino.

Secondo Vassallo, l’introduzione del requisito minimo di 20 studenti per classe e la riparametrazione dell’Unità di Costo Standard rischiano di compromettere la continuità di corsi strategici, con possibili chiusure per l’Istituto Alberghiero di Amatrice e i Centri di Formazione Professionale di Rieti e Fara Sabina. Un colpo duro per un’area già segnata da terremoti e spopolamento, in contrasto con gli obiettivi del PR FSE+ Lazio 2021-2027 e la Legge Regionale 5/2015 sul sistema educativo IeFP.

Nella richiesta, il consigliere sollecita:

  • Deroghe territoriali per le province a bassa densità abitativa, come previsto dall’art. 7 della L.R. 5/2015 e dall’art. 53 del Regolamento UE 2021/1060;
  • Revisione del finanziamento o riconoscimento alle Province delle spese di funzionamento già sostenute, in linea con la Legge Delrio;
  • Sospensione del modello duale integrale per i minori, al fine di evitare rischi per ragazzi di 13/14 anni impegnati in stage obbligatori fin dal primo anno;
  • Tavolo tecnico urgente tra Regione e Provincia per soluzioni condivise;
  • Aumento del numero di corsi in provincia di Rieti, oggi fermi a 24 complessivi (8 per anno), un’offerta considerata insufficiente rispetto ad altre province;
  • Maggiori risorse economiche, visto che i 2,76 milioni di euro destinati a Rieti per l’anno formativo 2025/2026 e la quota regionale di 5,26 milioni per percorsi inclusivi sono concentrate soprattutto su Roma e Latina.

«Se non si interviene rapidamente – avverte Vassallo – il territorio rischia un irreversibile depotenziamento dell’offerta formativa professionale, con conseguenze pesanti sul futuro occupazionale dei nostri giovani».

 

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