Un cittadino di Poggio Mirteto, Giampiero Mascelli, 65 anni, denuncia di essere al centro di una vicenda complessa con le istituzioni locali. Secondo il suo racconto, nonostante il pagamento regolare di affitti per un totale di 67.000 euro in 11 anni, si troverebbe oggi in una situazione che definisce di “accanimento amministrativo”, con conseguenze rilevanti sulla sua vita quotidiana. Mascelli ha diffuso un comunicato stampa per rendere pubblica la propria posizione e le difficoltà che sostiene di subire. Di seguito il comunicato:
Il feudalesimo amministrativo del Lazio: quando essere “romano” diventa colpa imperdonabile anche se tuo padre nacque proprio li’ nel 1931 Roma/Poggio Mirteto. Giampiero Mascelli, 65 anni, denuncia un sistema feudale orchestrato dal Comune di Poggio Mirteto e dalle istituzioni locali che da quasi un anno gli impediscono di trasferirsi nella casa che conduce dal 2014, dopo aver versato 67.000 euro di affitti regolari. La vicenda ha dell’incredibile: programmato da anni il trasferimento definitivo per la terza eta’ con la moglie, Mascelli si trova oggi con una casa resa inabitabile da una discarica abusiva di oltre 100 metri cubi di rifiuti, autorizzata di fatto dal Comune stesso. “Mio padre nacque in Via Riosole nel 1931, mia nonna gestiva l’edicola in cima alla via per mezzo secolo. Ma per loro sono solo un ‘romano’ da cacciare”, denuncia Mascelli.
LA CRONOLOGIA DELL’ORRORE AMMINISTRATIVO
Il 27 agosto 2024 una frana “sospetta” riversa tonnellate di macerie nel giardino dell’abitazione rendendola inagibile e poi inabitabile. Da allora: – 200 mq di teloni neri coprono materiali edilizi, vegetazione, ferro, plastiche mai analizzati nonostante sollecito ministeriale – I Vigili del Fuoco reatini impiegano 10 mesi e mezzo per inviare un verbale completamente vuoto – L’ASL di Rieti dopo due mesi e mezzo dalla PEC farebbe sopralluogo solo per muffe, ignorando la montagna di rifiuti – Il Comune risponde dopo mesi solo per scrivere che “non essendo ne’ proprietario ne’ residente” omette così di menzionare la discarica abusiva oggetto di esposto ricevuto il 5/2/2025, come se non esistesse – anche sollecitato dal Difensore Civico della Regione Lazio. “Hanno sparso fango in tutta la casa durante i sopralluoghi, con caldaia danneggiata lasciandomi al freddo e senza acqua calda, provocandomi malattie documentate. Ma siccome pago ‘solo’ l’affitto da 11 anni, per loro non esisto”, continua Mascelli.
IL SISTEMA FEUDALE CHE ESCLUDE I “FORESTIERI”
La strategia e’ chiara: impedire a chi viene da Roma di stabilirsi definitivamente, anche se ha radici familiari centenarie nel paese. “Vogliono solo residenti ‘doc’, nati e cresciuti li’. Il mio progetto di vita per la terza eta’, con meta’ dei miei beni gia’ trasferiti, e’ stato deliberatamente sabotato”. Otto avvocati hanno rinunciato al caso. Un perito ha confessato: “Senza agganci locali, a Poggio Mirteto non si lavora”. La Prefettura di Rieti, notificata da maggio, mantiene il silenzio feudale.
LA BEFFA FINALE
Mentre ha pagato 500 euro al mese per una casa invasa da liquami e rifiuti, Mascelli sente figlio e nuora della proprietaria che dicono: “Nostra figlia ama tanto quella casa”. Il cerchio si chiude: il “romano” deve andarsene, anche dopo 67.000 euro versati. “E’ possibile che nel 2025, a un’ora da Roma, esistano ancora questi feudi dove la legge vale solo per i ‘paesani’? Dove un cittadino che paga regolarmente da 11 anni viene trattato come un intruso solo perché’ non è nato lì?”, si chiede Mascelli. Il caso solleva interrogativi inquietanti sul diritto alla residenza e sulla discriminazione territoriale ancora presente in alcune aree del Paese, dove il “forestiero” – anche se paga, anche se ha radici familiari, anche se rispetta ogni legge – resta sempre un nemico da espellere.
LA BEFFA FINALE
Mentre ha pagato 500 euro al mese per una casa invasa da liquami e rifiuti, Mascelli sente figlio e nuora della proprietaria che dicono: “Nostra figlia ama tanto quella casa”. Il cerchio si chiude: il “romano” deve andarsene, anche dopo 67.000 euro versati. “E’ possibile che nel 2025, a un’ora da Roma, esistano ancora questi feudi dove la legge vale solo per i ‘paesani’? Dove un cittadino che paga regolarmente da 11 anni viene trattato come un intruso solo perché non è nato lì?”, si chiede Mascelli. Il caso solleva interrogativi inquietanti sul diritto alla residenza e sulla discriminazione territoriale ancora presente in alcune aree del Paese, dove il “forestiero” – anche se paga, anche se ha radici familiari, anche se rispetta ogni legge – resta sempre un nemico da espellere.
ALLEGATI DISPONIBILI:
– Foto 1: I vigili del fuoco che osservano il disastro il 28 agosto 2024 – frana che ha distrutto giardino, cortile, caldaia, ringhiere ed allagato l’interno – non verbalizzando tutto ciò
– Foto 2: La risposta PEC del Comune che nega ogni responsabilità poiché’ “Giampiero Mascelli non risulta essere né proprietario né residente” – il quale ente tuttora non sta esponendo autorizzazioni e limiti temporali su tutta la superficie privata ma occupata abusivamente dalla discarica transennata dall’autunno 2024.
RietiLife rimane a disposizione per eventuali repliche o chiarimenti a [email protected].