Tifoserie di Serie A2 e Serie B unite contro il nuovo protocollo dell’Osservatorio: “Senza tifosi non c’è partita”

Le tifoserie organizzate della Serie A2 e di gran parte della Serie B Nazionale hanno espresso una ferma e compatta contrarietà alle nuove disposizioni introdotte dall’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive del Ministero dell’Interno.

Al centro della contestazione c’è la misura che impone ai sostenitori ospiti l’acquisto dei biglietti esclusivamente entro le ore 19 del giorno precedente la gara, e solo tramite ricevitorie autorizzate.

 

Secondo i gruppi organizzati, si tratta di una scelta che penalizza pesantemente la libertà e la spontaneità del tifo, colpendo indistintamente famiglie, appassionati e sostenitori abituali. “La passione non si programma – sottolineano – e la spontaneità del tifo non può essere regolata da un orologio”.

 

Viene ricordato come in passato i tifosi abbiano già accettato adeguamenti discussi, come il biglietto nominale, pur tra forti perplessità. Ora, però, l’ennesima restrizione rischia di allontanare ulteriormente il pubblico dagli impianti. “Non è questa la strada per garantire sicurezza – spiegano – ma solo un modo per generare disaffezione e frustrazione. Chi ama lo sport e sostiene la propria squadra con sacrificio deve poter decidere liberamente di seguirla, anche all’ultimo momento”.

 

Tra i gruppi firmatari figurano anche le due realtà reatine del basket, i Bulldog Rieti e il gruppo Tradizione Ostile Reatina, insieme a storiche tifoserie come Fossa dei Leoni Fortitudo Bologna, Curva Nord Forlì, Curva Marco Piccoli Pesaro, Brigata Rualis Cividale, Sesto Uomo Ferrara, Ultras 1932 Bologna e molte altre.

 

Il messaggio conclusivo è netto e condiviso da tutte le curve coinvolte: “Senza tifosi non c’è partita”.

 

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