21.455 presenze, oltre 2.000 in più rispetto all’edizione 2024: si chiude con numeri in crescita l’edizione 2025 de i cantieri dell’Immaginario, la rassegna estiva promossa dal Comune dell’Aquila in collaborazione con gli enti culturali finanziati dal Fondo Nazionale per lo Spettacolo dal Vivo (FNSV): Teatro Stabile d’Abruzzo, Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli”, Gruppo E?Motion, Teatro dei 99, I Solisti Aquilani, Istituzione Sinfonica Abruzzese e Teatro Zeta.
Dal 4 luglio al 7 agosto, il cartellone ha proposto 38 appuntamenti tra musica, teatro, danza e arti performative, distribuiti tra il centro storico dell’Aquila e i territori del cratere, con tappe a Collebrincioni, Fossa e Lucoli. Un programma che, anche quest’anno, ha unito qualità artistica e attenzione al territorio, in coerenza con gli obiettivi strategici verso L’Aquila Capitale Italiana della Cultura 2026.
Dal 2018, sotto la direzione artistica del Maestro Leonardo De Amicis, i cantieri dell’Immaginario hanno ospitato quasi 300 spettacoli per un totale di circa 200.000 presenze, affermandosi come uno dei progetti culturali più significativi a livello regionale e nazionale.
“Come nelle previsioni, l’edizione 2025 de I cantieri dell’Immaginario conferma, con oltre 21mila presenze e una crescita significativa rispetto allo scorso anno, che questa rassegna è ormai un punto di riferimento stabile e riconosciuto – il commento del sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi -. È la dimostrazione concreta che un’offerta culturale di qualità, costruita con competenza e visione, sa incontrare un pubblico sempre più numeroso, attento e partecipe. Anno dopo anno, i cantieri crescono insieme alla città, rafforzandone il ruolo nel panorama nazionale e la capacità di attrarre visitatori e artisti di primo piano. Un risultato che parla da sé e che premia il lavoro corale di istituzioni, operatori culturali e comunità”.
Così, il maestro De Amicis. “Ci ritroveremo l’estate prossima. E sarà ancora una volta una festa, un cantiere di bellezza. Di anno in anno, la rassegna incontra un pubblico sempre più partecipe, attento, affezionato. Un progetto in continua evoluzione che parla linguaggi diversi, ma si fonda su un’idea semplice: la cultura deve essere accessibile, trasversale, mai esclusiva. Ringrazio profondamente tutte le istituzioni culturali e gli enti che hanno creduto in questa visione, condividendone il senso e la responsabilità. A loro, agli artisti, ai tecnici, ai volontari, a chi ha lavorato dietro le quinte, e soprattutto al pubblico, va la mia gratitudine più sincera. L’Aquila si prepara ora a vivere il 2026 come Capitale della Cultura. E i cantieri saranno parte viva di questo cammino: con la stessa passione, lo stesso spirito di condivisione e la stessa idea di cultura come spazio civile e necessario”.
L’edizione 2025 ha visto la partecipazione di nomi noti del panorama artistico italiano, tra cui Massimo Ranieri – protagonista dell’evento conclusivo sulla Scalinata di San Bernardino – Vincenzo Salemme, Nino Frassica, Serena Rossi, Giorgio Pasotti, Ornella Muti, Giovanni Scifoni, Maurizio Casagrande, insieme a The Kolors, Negrita, Vasco Brondi, Serena Brancale e Simona Molinari.
Ampio spazio è stato dedicato anche alla musica colta e sinfonica, con concerti curati da I Solisti Aquilani e dall’Istituzione Sinfonica Abruzzese, che ha celebrato quest’anno il cinquantesimo anniversario della propria attività con un’esecuzione aperta alla cittadinanza.
Molti spettacoli hanno registrato il tutto esaurito già a poche ore dall’apertura della biglietteria, lo scorso aprile, confermando una partecipazione ampia e trasversale, per età e provenienza del pubblico.
Elemento caratterizzante della rassegna resta la valorizzazione dello spazio urbano, con scenografie naturali come la Scalinata di San Bernardino trasformate in luoghi di spettacolo e cultura, capaci di generare attenzione anche attraverso i canali digitali e social.
Particolarmente significativa anche la risposta agli eventi nei territori limitrofi: a Collebrincioni, davanti la chiesetta della Cona, con i Formula 3, la band di Lucio Battisti, che ha ripercorso i successi del gruppo e di Battisti, offrendo un viaggio musicale attraverso gli anni ’70 e ’80; a Fossa, nella chiesa romanica di Santa Maria ad Cryptas, dove si è tenuto l’omaggio a Fabrizio De André; a Lucoli, sotto le volte dell’Abbazia, dove il concerto di Pierdavide Carone ha offerto un’esperienza raccolta e suggestiva.
L’edizione 2025 si conferma come un tassello importante nel percorso di costruzione di un progetto culturale diffuso e condiviso capace di coniugare progettualità artistiche, continuità e radicamento territoriale.