Quattro incendi distinti, centinaia di ettari di natura compromessa e sei persone deferite all’Autorità Giudiziaria. È questo il bilancio dell’attività dei Carabinieri della Specialità Forestale di Rieti, impegnati negli ultimi giorni in operazioni di indagine e controllo sul territorio provinciale a seguito di incendi boschivi di natura colposa.
I roghi hanno colpito in maniera devastante alcune aree verdi del reatino, con conseguenze gravi per l’ambiente: sei ettari di noceto distrutti, circa 2.000 mq di incolto e ben 80.000 mq di bosco andati in fumo, in particolare sul versante del Monte Terminillo. In tutti i casi, secondo quanto accertato dai militari, le fiamme sarebbero state innescate da comportamenti imprudenti e negligenze durante attività agricole o lavori di manutenzione.
Le indagini, condotte dai Carabinieri Forestali dei Nuclei di Cittareale, Contigliano, Poggio Moiano e Rieti, con il supporto del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale del capoluogo, hanno permesso di risalire alle cause e ai presunti responsabili.
Le dinamiche degli incendi
Due degli incendi sono partiti a seguito di abbruciamenti di residui vegetali – sfalci e potature – eseguiti senza le necessarie cautele. Le fiamme, in entrambi i casi, sono rapidamente sfuggite al controllo, favorite dalle alte temperature, dal vento e dalla vegetazione secca.
Un terzo incendio è stato causato con ogni probabilità dalle scintille generate da attrezzi elettrici e meccanici durante la pulizia di un noceto, che hanno innescato le fiamme tra l’erba e le sterpaglie. Le fiamme hanno divorato circa sei ettari di superficie agricola.
Il rogo più esteso si è verificato sul versante del Terminillo, dove 80.000 metri quadrati di bosco – costituiti da orniello, roverella e pino nero – sono stati inceneriti. L’origine sarebbe riconducibile all’utilizzo incauto di un macchinario a motore, le cui faville hanno acceso la vegetazione circostante.
Le responsabilità e le conseguenze legali
I sei soggetti individuati sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per incendio colposo. I procedimenti sono attualmente nella fase delle indagini preliminari, in attesa delle valutazioni da parte della magistratura.
Il Comando Carabinieri Forestale di Rieti ricorda che fino al 30 settembre è in vigore il divieto assoluto di accensione fuochi e di abbruciamento di residui vegetali, a qualsiasi ora del giorno. Anche l’uso di macchinari che generano scintille o l’abbandono di rifiuti infiammabili costituiscono comportamenti ad alto rischio.
Sensibilizzazione e prevenzione
Oltre all’attività di indagine e repressione, i Carabinieri Forestale sono impegnati nella prevenzione e sensibilizzazione, affinché agricoltori, operatori del verde e semplici cittadini acquisiscano maggiore consapevolezza dei pericoli derivanti dagli incendi boschivi colposi, che rappresentano una minaccia seria per l’ambiente, la fauna selvatica e la sicurezza pubblica.
Per chi provoca un incendio colposo le pene previste dal Codice Penale possono arrivare fino a cinque anni di reclusione.
Un danno ambientale che poteva essere evitato con maggiore attenzione e rispetto delle regole. La lotta agli incendi passa anche – e soprattutto – da qui.