Ospedale di Amatrice, il Comitato 3e36 lancia l’allarme: struttura incompleta, apparecchiature assenti e ritardi nei pagamenti

Una visita al cantiere del Nuovo Ospedale Grifoni di Amatrice ha rivelato un quadro allarmante sulla reale condizione dei lavori. A sollevare l’attenzione è il Comitato Civico 3e36, che lo scorso 30 luglio ha effettuato un sopralluogo insieme all’Assessore regionale alla Ricostruzione Manuela Rinaldi e al RUP, ing. De Pasca. Il risultato? Una struttura ancora lontana dall’essere operativa e numerosi punti critici che mettono a rischio la piena funzionalità del presidio ospedaliero.

Ospedale ancora incompleto dopo cinque anni di lavori

Secondo quanto emerso, i lavori sarebbero al 60% nonostante siano passati cinque anni dall’apertura del cantiere. Manca ancora una parte significativa delle opere previste: pareti esterne attrezzate, pavimentazioni, impianti termici ed elettrici, ascensori e soprattutto le apparecchiature cliniche fondamentali. Particolarmente grave, secondo il Comitato, è l’assenza della Risonanza Magnetica, la cui predisposizione strutturale esiste ma senza alcuna previsione di acquisto dell’apparecchio.

Ritardi nei pagamenti bloccano i lavori

Un altro nodo segnalato riguarda i ritardi nella liquidazione dei SAL (Stati di Avanzamento Lavori) da parte dell’Ufficio Speciale Ricostruzione Lazio. La mancata corresponsione delle somme dovute per i lavori già effettuati costringe la ditta appaltatrice a ridurre il numero di operai impiegati, rallentando ulteriormente i tempi.

Piscina riabilitativa cancellata

Tra le modifiche più preoccupanti c’è l’eliminazione della piscina per la riabilitazione motoria, sostituita da locali destinati ad alloggi per il personale. Una scelta che, secondo il Comitato, compromette il ruolo dell’ospedale come centro di eccellenza per la riabilitazione post-acuzie.

Apertura prevista non prima di due anni

I tecnici presenti in cantiere stimano che, salvo ulteriori intoppi, saranno necessari almeno altri 18-24 mesi per l’apertura dell’ospedale ai ricoveri. Tempistiche che il Comitato definisce inaccettabili per un territorio che attende da anni una sanità efficiente e pienamente operativa.

Richiesto un incontro urgente con il Presidente Rocca

Alla luce di quanto emerso, il Comitato ha inviato una lettera al Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, con la richiesta di un incontro urgente, già fissato per settembre. Tra le richieste avanzate:

  • Un cronoprogramma ufficiale dei lavori con scadenze vincolanti e più turni giornalieri in cantiere;
  • Tempi certi per il pagamento dei SAL;
  • Ripristino della piscina riabilitativa con uno spazio adeguato;
  • Dotazione completa della diagnostica per immagini, inclusa RMN Total Body;
  • Avvio immediato della selezione del personale sanitario, prevedendo incentivi per chi lavora nelle aree più disagiate come Amatrice e Accumoli, anche tramite l’istituzione di una Zona Economica Speciale (ZES).

“L’attenzione resta alta”

Il Comitato 3e36 conferma l’impegno a mantenere viva l’attenzione sulla ricostruzione di Amatrice e Accumoli, invitando cittadini e istituzioni a non abbassare la guardia. In allegato alla nota sono stati trasmessi il report completo della visita in cantiere, una serie di foto aggiornate e la PEC inviata al Presidente Rocca.

 

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