Replica del Commissario Castelli all’articolo de Il Fatto: “Ricostruzione in accelerazione, comunicare è doveroso”

Il Commissario alla Ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli risponde all’articolo de Il Fatto Quotidiano (leggi) a firma di Antonello Caporale.

Caro Direttore, ho letto – ovviamente – l’articolo di Antonello Caporale sulle spese che sono state attribuite alla Struttura Commissariale Sisma 2016 che coordino dal gennaio 2023. Ci tengo a fare qualche precisazione, se me ne darà spazio e occasione. La prima precisazione parte dall’assidua competenza sviluppata da Antonello Caporale in tema di terremoti. E dalla sua consapevolezza che nelle fasi di ricostruzione ci si imbatte nel “fermo tecnico di una legislazione che inceppa invece di agevolare, allunga invece di accorciare”, come scriveva in un suo blog. Nonostante ciò, mi sembrerebbe cattiva informazione non ricordare che in questi ultimi due anni la ricostruzione del Centro Italia non langue affatto.

Anzi. L’accelerazione rilevata nella ricostruzione privata negli ultimi due anni ha riscontrato una progressione costante, segnalata oggettivamente dalle liquidazioni effettuate alle imprese che lavorano nei cantieri della ricostruzione privata (fonte CDP). Dopo anni di false partenze, negli ultimi 24 mesi abbiamo messo a terra il 60% delle risorse erogate complessivamente in nove anni. Lo stesso possiamo dire per la ricostruzione pubblica. Nel 2023 il 33% degli interventi non era stato nemmeno avviato. Oggi il 98% delle opere programmate, sia nella forma ordinaria che speciale, è in corso. Nei primi quattro mesi del 2025 sono stati avviati 439 cantieri sui 1200 attesi entro l’anno.

Mi scusi per l’analiticità, ma i dati sono più ostinati di ogni narrativa. Nella compilazione della lista delle spese per eventi, guide e comunicazione, Antonello Caporale omette di ricordare che all’atto della mia nomina (che non prevede compenso), il Governo ha voluto aggiungere alla funzione di commissario alla ricostruzione anche quella connessa alla riparazione sociale ed economica dei territori danneggiati dalla sequenza sismica.

Ed è proprio sulla scorta di questa fondamentale “seconda missione” che alla struttura commissariale sono state attribuite risorse ulteriori ed aggiuntive rispetto a quelle stanziate per la ricostruzione fisica. Così è stato nel caso del Dipartimento delle Politiche giovanili per il festival della Tornanza dedicato alle politiche demografiche cui si riferiscono gran parte delle voci di spesa citate nell’articolo o alla strategia finalizzata alla promozione dei cammini della rinascita che si è deciso di sostenere, tra le altre cose, producendo anche una guida che interessa le quattro regioni del sisma. Azioni, eventi e momenti di riflessioni che integrano e corroborano il programma socioeconomico NextAppenino finanziato per quasi 2 miliardi di euro (fondi PNC/ PNRR)- Fatte la doverosa (e non scontata) premessa che tutti gli affidamenti effettuati sono ineccepibili sotto il profilo della legittimità, sia contabile che amministrativa, Le propongo una riflessione:

La comunicazione degli esiti di una manovra così significativa per il rilancio dei territori

danneggiati dal sisma di 9 anni fa dovrebbe essere fatta con la sordina? Ci sono due

scommesse che ci stanno a cuore: ricostruire le case e contrastare lo spopolamento. In

entrambi i casi è fondamentare il ruolo dei giovani e delle comunità. Senza comunicazione

sarà possibile far conoscere i bandi per i giovani e per l’autoimprenditorialità che

impegneranno la Struttura commissariale e il Governo (in particolare il Ministero del Lavoro)

per il prossimo autunno? Comunicheremo ancora, ogni volta che sarà opportuno per vincerele scommesse che abbiamo intrapreso. I segnali positivi già ci sono. Grazie ai progetti di

NextAppennino e alla ricostruzione finalmente sbloccata i nuovi posti di lavoro: tra il 2024 e il

2022 sono aumentati del 12,4% nell’area del cratere ristretto. Nel complesso l’occupazione è

cresciuta del 6,6% (2024 versus 2022).

Lo sforzo che abbiamo messo in campo con le Regioni e i Comuni (senza distinzione di colore

politico o collocazione geografica) registra una grande concordia istituzionale. Con questo

stesso atteggiamento e con questi obiettivi abbiamo promosso e sostenuto con convinzione

la candidatura di Norcia a capitale europea della cultura per il 2033, le azioni per le

celebrazioni connesse all’8 centenario della morte di San Francesco e il festival

dell’Appennino che si svolge nelle 4 regioni.

Buone notizie per chi non tifa per l’eutanasia delle aree interne. Anche se Antonello Caporale,

in un suo libro – “Terremoti spa” – mi pareva incline ad augurarsi una “non ricostruzione” ad

Amatrice e dintorni. Su questo (e non solo) – nonostante un’amichevole frequentazione ai

tempi in cui ero sindaco di Ascoli quando mi onorai di ospitarlo come relatore in occasione di

un festival – la pensiamo diversamente.

 

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