Foto: Gianluca VANNICELLI ©
Nell’ambito dell’accordo di collaborazione scientifica tra l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione della Regione Lazio (USR) e il Centro Reatino di Ricerche di Ingegneria per la Tutela e la Valorizzazione dell’Ambiente e del Territorio (CRITEVAT) della Sapienza, si stanno svolgendo delle prove sperimentali pressoché uniche nel panorama della ricerca scientifica nazionale e internazionale sulla scuola Quirino Majorana, situata a Rieti nel quartiere di Villa Reatina.
Gli altri soggetti coinvolti nelle attività sperimentali sono: il Comune di Rieti, le imprese affidatarie della demolizione e ricostruzione, aziende specializzate nell’ambito della diagnostica e monitoraggio strutturale, nonché il Nucleo SAPR (droni) dei Vigili del Fuoco.
L’obiettivo della ricerca è quello di approfondire i temi della valutazione, mitigazione e monitoraggio del rischio sismico delle costruzioni esistenti in cemento armato, specialmente negli edifici scolastici che sono stati oggetto di particolare attenzione a seguito degli eventi sismici del Centro Italia.
Poiché l’intero complesso scolastico sarà oggetto di demolizione e successiva ricostruzione, ciò ha fornito l’occasione per condurre prove sperimentali a carattere distruttivo. Nello specifico, lo studio è finalizzato alla valutazione della capacità resistente delle costruzioni esistenti nei confronti dei carichi gravitazionali, nonché del comportamento sotto azioni sismiche, del monitoraggio e dell’identificazione del danno.
In particolare, sono state eseguite prove a rottura su alcuni solai sotto carichi gravitazionali e su alcuni corpi di fabbrica sotto azioni orizzontali cicliche. Ciò è stato possibile attraverso la separazione del complesso scolastico in tre corpi di fabbrica distinti e l’applicazione della spinta orizzontale tramite martinetti idraulici.
Il complesso scolastico considerato, progettato negli anni ’60 per i soli carichi gravitazionali, ha caratteristiche strutturali simili ad altri edifici scolastici; si presta pertanto alla generalizzazione dei risultati ottenuti.
La sperimentazione al vero su una struttura reale ha permesso di indagare il comportamento non solo delle travi e dei pilastri, ma anche quello delle tamponature, delle tramezzature e degli infissi, e la loro interazione con la struttura.
I risultati ottenuti dalla campagna sperimentale in atto saranno presentati su riviste scientifiche internazionali, nonché in occasione di convegni nazionali, internazionali e presso la Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale della Sapienza, nelle sedi di Rieti e di Roma.
La sperimentazione in corso ha rappresentato anche l’occasione per svolgere attività di divulgazione e didattica innovativa sul campo, verso gli iscritti agli Ordini Professionali degli Ingegneri, Architetti, Geometri della Provincia di Rieti e verso gli studenti dei corsi di laurea magistrale, di master e di dottorato della Sapienza.