Roberto Brunamonti, icona del basket italiano e simbolo indimenticato della Sebastiani e della Virtus Bologna, è tornato a parlare anche della sua Rieti e dell’attuale panorama cestistico nazionale in un’intervista rilasciata a Scommesse.io.
Parlando della città che lo ha lanciato, Brunamonti ha ricordato i fasti della Sebastiani e riflettuto su cosa manchi oggi al basket reatino per tornare stabilmente in Serie A:
“Ora è cambiato tutto. La componente economica è diventata fondamentale. Prima si poteva attingere molto di più dai settori giovanili, oggi servono sponsor forti e proprietà solide. Certo, qualche annata fortunata può aiutare, ma sono eccezioni”, ha spiegato Brunamonti.
“I giocatori più con cui ho giocato tra Bologna e Rieti? Ho avuto la fortuna di giocare con tanti grandi campioni, sia italiani che stranieri. Se dovessi fare un paio di nomi, sicuramente Sojourner e Danilovic sono stati l’emblema del mio periodo. Ma ovviamente ci sono stati molti altri giocatori straordinari. È difficile fare una lista definitiva, lascerei fuori tanta gente fortissima…
Grande attenzione anche alla recente impresa dell’Italia Under 20, che si è laureata campione d’Europa. Al centro dei complimenti di Brunamonti c’è proprio l’ex coach della Sebastiani (e della Npc) Alessandro Rossi, guida della giovane nazionale:
“Un plauso va fatto anche a coach Rossi, un allenatore che stimiamo tutti. Ha saputo dare un’anima a questa selezione”, ha dichiarato.
Per Brunamonti, il successo dell’Under 20 non è stato frutto di individualismi ma di uno spirito di squadra che ha saputo superare anche momenti difficili:
“Contro Israele, sotto di tanto, la squadra ha reagito. Da lì è cambiato tutto. Più che i singoli, è emersa la forza del gruppo. Ferrari è stato giustamente premiato MVP, ma anche Marangon mi ha colpito molto”.
Un riconoscimento importante, quindi, per coach Rossi, tecnico apprezzato a livello nazionale ma legato anche al territorio reatino, e per un basket italiano giovanile che sta dimostrando di saper crescere talenti e idee.
Ora, l’auspicio è che anche il progetto cestistico reatino possa tornare a brillare. Servono visione, sostegno e tempo — e magari anche un po’ di quella passione che animava i parquet negli anni d’oro di Brunamonti.
Foto: Gianluca VANNICELLI ©