La Corte dei Conti, sezione regionale di controllo per il Lazio, ha approvato ed emesso il giudizio di parifica sul rendiconto generale della Regione per l’esercizio finanziario 2024. Il giudizio è stato pronunciato dal presidente della sezione regionale di controllo per la Regione Lazio, Stefano Siragusa. Per il terzo anno consecutivo, la Regione Lazio non ha contratto nuovo debito, con una forte riduzione nell’ultimo anno dell’indebitamento di oltre 1,5 miliardi. I giudici hanno parificato i rendiconti ad eccezione di due capitoli minori che, però, sono in via di risoluzione.
Si tratta del fondo sanitario indistinto, “nella misura in cui risultano contabilizzati impegni pari a 600.321,33 euro a favore di una società di Advisor con conseguenti maggiori vincoli per pari importo da destinare ai Livelli essenziali di assistenza (Lea) sul medesimo capitolo di spesa”, spiega il consigliere della sezione regionale di controllo per il Lazio, Ilio Ciceri. La seconda eccezione riguarda un credito diventato “inesigibile” nei confronti dell’istituto di formazione “De Lorenzo” che ammonta a oltre 1,8 milioni, anch’esso già sanato.
In particolare, si tratta di due eccezioni di non corretta contabilizzazione delle risorse che sono già disponibili nel bilancio regionale. La Regione ha accertato entrate per 20.476.221.786,08 euro e impegnato spese per 19.789.179.812,33 euro, registrando un saldo positivo della gestione di competenza. Le dimensioni finanziarie del bilancio regionale nell’esercizio 2024, espresse in termini di accertamenti d’entrata e impegni di spesa, sono appena al di sotto della media quinquennale di tali grandezze.
Nell’esercizio 2024 la spesa per investimenti ha registrato il valore massimo del quinquennio 2020-2024, sia in termini di impegni, pari a 1.259.791.895,62 euro, che di pagamenti in conto competenza, pari a 587.096.906,96 euro. Per finanziare la spesa, si sottolinea nella relazione di Siragusa, la Regione “non ha fatto ricorso all’indebitamento, ma a risorse di bilancio, fondi unionali e Pnrr”.
Una particolare attenzione è stata dedicata alla tassa automobilistica, la cui gestione, nei più recenti esercizi, aveva evidenziato criticità riguardo alla riscossione coattiva, la cui inefficienza stava determinando un importante accumulo di residui attivi e una corrispondente crescita di significativa consistenza finanziaria. Il saldo di parte disponibile del risultato di amministrazione 2024, pur negativo, mostra un significativo miglioramento rispetto all’omologo saldo del precedente esercizio, tale da consentire il recupero della residua parte dei disavanzi di amministrazione cui la Regione era assoggettata.
Per quanto riguarda il debito finanziario, il 2024 rappresenta il terzo esercizio consecutivo in cui la Regione non ha contratto nuovo indebitamento. Pertanto, il debito residuo al 31 dicembre 2024 si è ridotto a 21.466.306.651,51 euro. “Se, da un lato, non può che apprezzarsi la mancata contrazione di nuovo indebitamento, il suo valore residuo continua, tuttavia, ad essere molto elevato, con il Lazio che rimane la Regione maggiormente indebitata, tanto da essere assoggettata principalmente per questa ragione alla regola del turn over nell’utilizzo delle capacità assunzionali”, spiegano i magistrati contabili.
Infine, nell’esercizio 2024 la tassa automobilistica ha registrato accertamenti d’entrata pari a 1.058.452.364,80 euro, parte dei quali sul capitolo dedicato alla riscossione ordinaria e l’altra parte su quello dedicato alla riscossione coattiva. La tassa in esame rappresenta, per dimensioni finanziarie, la quinta entrata del bilancio della Regione Lazio.
Nel 2024, il capitolo dedicato alla riscossione coattiva ha registrato una bassa capacità di riscossione in conto competenza, pari al 32,67% dell’accertato, ed una riscossione in conto residui sostanzialmente assente, pari allo 0,0000054%, con incassi di soli 3.217,88 euro. Il fenomeno di evasione della tassa automobilistica è iniziato a manifestarsi nell’esercizio 2022 ed è peggiorato nel 2024.
“La parificazione del Rendiconto generale 2024 della Regione Lazio da parte della sezione regionale della Corte dei Conti – con due sole eccezioni, peraltro già prontamente sanate – rappresenta un importante riconoscimento della serietà e della trasparenza con cui l’amministrazione regionale, guidata dal presidente Rocca, sta gestendo le finanze pubbliche. Dopo anni di opacità e di modalità discutibili targate centrosinistra, oggi si volta pagina: questo è un segnale forte di capacità e di rispetto delle regole, a conferma che, con il prezioso contributo di Fratelli d’Italia, la Regione è finalmente instradata sul sentiero del buon governo, della trasparenza e dell’efficienza amministrativa. Questo risultato rafforza la fiducia dei cittadini e costituisce una solida base per proseguire nel percorso di risanamento, crescita e sviluppo della nostra Regione. Un plauso al presidente Rocca e a tutta la Giunta per il lavoro svolto con competenza, rigore e senso istituzionale”. Così in una nota Paolo Trancassini, deputato di Fratelli d’Italia e coordinatore regionale del partito per il Lazio.