“Possiamo davvero chiamarlo un servizio per il cittadino?” È la domanda, amara, di un pendolare che ogni giorno si sposta dalla stazione di Antrodoco-Borgo Velino verso Rieti, e che anche quest’estate si trova a fare i conti con i disagi causati dalla sostituzione dei treni con autobus, come avviene regolarmente nel periodo estivo.
Il problema, tuttavia, quest’anno appare più grave del solito. Secondo la testimonianza del pendolare, in più giornate si sarebbero verificati episodi di disorganizzazione da parte degli autisti dei bus sostitutivi, che non conoscerebbero bene né il percorso né le fermate previste. “Mi è capitato – racconta – di vedere autobus fermarsi in punti non previsti e, peggio ancora, oltrepassare le stazioni senza effettuare le fermate. Una volta finito il mio turno di lavoro, sono stato costretto per ben due volte a camminare molto più del dovuto per tornare a casa, perché il mezzo non si è fermato dove doveva”.
Una situazione inaccettabile, sottolinea il lavoratore, specie considerando che si tratta di un servizio pubblico essenziale, rivolto a chi ogni giorno si muove per motivi di lavoro o studio. “Capisco le sostituzioni estive – aggiunge – ma non si può mettere alla guida di un mezzo sostitutivo chi non è informato sul tragitto. Non è rispettoso nei confronti di noi pendolari, che già affrontiamo sacrifici per muoverci ogni giorno”.
L’appello è rivolto a Trenitalia e agli enti preposti, affinché garantiscano una migliore organizzazione del servizio e una formazione adeguata per i conducenti dei bus sostitutivi. “Dare un’informazione precisa e far rispettare le fermate è il minimo che si possa chiedere. Non si tratta di un favore: si tratta di diritti e di dignità per chi lavora”.