La Sebastiani alza l’asticella: un roster ambizioso per sognare

(di Cristian Cocuccioni) Al terzo anno consecutivo in Serie A2, la Sebastiani non si nasconde più: è tempo di salto di qualità. Dopo l’addio a coach Alessandro Rossi, il timone tecnico passa nelle mani esperte di Franco Ciani, allenatore di grande esperienza e carisma. Il progetto è ambizioso e lo dimostra la costruzione della squadra, che prende sempre più forma attorno a innesti di spessore e conferme importanti.

La prima pedina annunciata è di quelle che accendono la fantasia dei tifosi: Jarvis Williams. Ala forte statunitense, classe 1993, arriva a Rieti dopo una stagione da protagonista a Orzinuovi (17 punti, 8 rimbalzi e 3 assist di media). Con un passato tra Israele e college americani, Williams rappresenta un rinforzo di altissimo livello per il reparto lunghi amarantoceleste.

Accanto a lui ci sarà un veterano del basket italiano: Fabio Mian. Ala esperta, reduce dalla promozione in Serie A con Trapani, ha firmato un accordo triennale con la Sebastiani. A rinforzare il settore ali arriva anche Liam Udom, giovane ma già solido, autore di ottime stagioni con la maglia della Tezenis Verona.

Sotto canestro, a far coppia con Williams, ci sarà Tommaso Guariglia, centro tecnico e potente, reduce da esperienze convincenti tra Treviglio e Orzinuovi. A completare il pacchetto lunghi, l’acquisto più prestigioso: Davide Pascolo. Ex Trento e Milano, con un palmarès che include uno scudetto, due Coppe Italia e 40 presenze in Nazionale, porterà alla Sebastiani carisma ed esperienza internazionale.

Nel reparto esterni, spicca il nome di Matteo Parravicini (play classe 2001) e il ritorno di Alessandro Paesano, chiamato a dare profondità e solidità alle rotazioni dei lunghi. Il patron Roberto Pietropaoli a La Rana nel Pozzo ha confermato che la rosa è quasi al completo: mancano soltanto due tasselli, ovvero il secondo americano, che sarà una guardia, e un secondo playmaker che è vicinissimo alla firma.

Con la rinuncia della Npc alla Serie B, la Sebastiani diventa ora l’unica squadra reatina a militare in un campionato nazionale. Una responsabilità importante, ma anche una grande occasione per diventare punto di riferimento del basket reatino. E a Rieti, finalmente, si può tornare a sognare in grande.

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