Nel cuore della provincia di Rieti, a Farfa nel Comune di Fara in Sabina, c’è chi ha scelto di resistere con ago, telaio e visione. Elisabetta Scipioni, artigiana e imprenditrice, è la custode di una tradizione preziosa che affonda le sue radici nella storia della sua famiglia e nelle trame antiche della manualità italiana. Il suo laboratorio C’era un tessuto, incastonato accanto alla millenaria Abbazia di Farfa, è molto più di uno showroom: è un luogo di racconto, di cura, di bellezza.
Elisabetta sarà insignita del Premio Elda Rubbo all’interno del RaRo Festival – Festival del Lavoro Creativo e Culturale, promosso dall’impresa culturale Kinetès a Morcone, Benevento. Un riconoscimento importante che celebra non solo la sua straordinaria abilità artigiana, ma anche la sua capacità di dare nuova vita a un mestiere antico, generando valore sociale, economico e culturale per il territorio sabino.
La storia di Elisabetta è quella di chi ha scelto di rimanere, di chi ha creduto che il bello non fosse solo un’eredità, ma una missione. Con mani esperte e una visione contemporanea, lavora fibre naturali come cotone e lino, intreccia disegni, ricordi e innovazione, e accoglie visitatori da tutta Italia desiderosi di scoprire, imparare, emozionarsi.
Questo premio, intitolato a un’altra tessitrice della memoria come Elda Rubbo, è anche un omaggio alla resistenza silenziosa delle donne che fanno impresa nei piccoli borghi, che custodiscono e innovano, che generano futuro. In un tempo in cui il Made in Italy è spesso ridotto a slogan, C’era un tessuto rappresenta la sua verità più autentica.
Farfa in Sabina, con il suo patrimonio storico e spirituale, è lo sfondo ideale per una storia come quella di Elisabetta: fatta di fili, ma anche di radici. E oggi finalmente, anche di meritatissimi riconoscimenti.