Rieti è tra le realtà più vulnerabili d’Italia di fronte al dilagare delle truffe online. Lo rivela un nuovo studio di Truffa.net, elaborato sui dati ufficiali Istat, Il Sole 24 Ore e Confartigianato: la provincia reatina è seconda in Italia per incidenza e crescita delle truffe telematiche, preceduta solo da Livorno.
La crescita delle denunce nel quinquennio 2019-2023 è impressionante: +129,7%, con una media di quasi 660 casi ogni 100.000 abitanti. Una tendenza che desta allarme, considerando che i reati informatici rappresentano oggi la seconda tipologia di crimine più denunciata nel Paese, superata solo dai furti. Nel solo 2023 sono state segnalate oltre 300.000 truffe online, in aumento del 10,3% rispetto all’anno precedente.
Lo studio individua tra le principali cause del fenomeno l’età media elevata della popolazione locale — 48,3 anni — che spesso si traduce in una minore consapevolezza dei rischi digitali e quindi in maggiore esposizione ai raggiri, soprattutto quelli legati a phishing, smishing e truffe sui marketplace.
La classifica: Rieti seconda in Italia
Posizione | Provincia | Denunce per 100K abitanti | Crescita % (2019–2023) | Punteggio combinato |
---|---|---|---|---|
1 | Livorno | 645,14 | 140,4% | 1.000 |
2 | Rieti | 659,93 | 129,7% | 986 |
3 | Monza e Brianza | 530,38 | 127,7% | 969 |
Tra le altre province laziali, solo Roma compare nella top 20 nazionale, ma al 12° posto, con un +53,2% di crescita. Il Lazio, nel complesso, si colloca quinto tra le regioni più colpite in Italia, dopo Toscana, Piemonte, Lombardia e Veneto.
Phishing e marketplace le trappole più diffuse
A livello nazionale, oltre il 55% delle denunce riguarda tentativi di phishing, smishing e vishing (finti SMS o chiamate per carpire dati personali). Le truffe su marketplace — vendite finte di prodotti online — rappresentano invece circa il 20% dei casi, con circa 60.000 segnalazioni nel 2023.
Nonostante la diffusione del fenomeno, l’Italia mantiene un buon posizionamento internazionale in tema di cybersecurity, risultando quinta nel National Cyber Security Index. Ma, come mostra il caso Rieti, la prevenzione resta una sfida aperta, specie nei territori meno digitalizzati o con fasce d’età più fragili.
Educazione digitale e prevenzione: la vera risposta
Il report evidenzia l’urgenza di rafforzare la vigilanza istituzionale e la formazione digitale dei cittadini, al fine di arginare un fenomeno che evolve rapidamente e si adatta al tessuto sociale dei territori colpiti. In tal senso, Rieti si conferma uno degli esempi più emblematici dell’Italia “a rischio”.