Negli ultimi mesi la questione della possibile desertificazione informativa nei comuni della provincia di Rieti ha suscitato forte preoccupazione. A rischio sono state soprattutto le edicole, veri e propri punti di riferimento per la diffusione delle notizie e il presidio culturale nei piccoli centri. Su questo fronte si è attivato con determinazione il SI.NA.G.I. (Sindacato Nazionale Giornalai d’Italia), rappresentante unico delle edicole locali e affiliato alla CGIL. A parlare è il segretario Luca Simeoni.
Grazie a un lavoro di dialogo continuo e costruttivo con le istituzioni, in particolare con i Sindaci dei territori interessati, e con il prezioso supporto dei media locali, è stato possibile coinvolgere attivamente la politica regionale. Questo impegno congiunto ha portato a un importante risultato: la Regione Lazio ha stanziato per l’anno 2025 fondi dedicati a stabilizzare la rete di vendita delle edicole.
Un passo fondamentale che testimonia la lungimiranza e la responsabilità della Regione nel tutelare un servizio essenziale per la collettività, quello dell’informazione di prossimità. Il confronto aperto tra istituzioni, categoria e soggetti della distribuzione locale ha evitato possibili tensioni e ha trovato una soluzione innovativa per mantenere attivo il presidio informativo sul territorio reatino.
Il SI.NA.G.I. esprime un sentito ringraziamento a tutti coloro che, con responsabilità e impegno, hanno contribuito a salvaguardare la continuità operativa delle diciotto edicole che rischiavano la chiusura.
Resta però un obiettivo da perseguire con determinazione: rendere strutturali e stabili i finanziamenti per le edicole, affinché il servizio di informazione possa continuare a svolgere il suo ruolo nel lungo periodo. Per questo motivo, il sindacato chiede con urgenza la convocazione di un tavolo regionale dedicato a definire le modalità operative per l’utilizzo dei fondi pubblici stanziati.
La strada tracciata dimostra che la sinergia tra istituzioni e categoria è la chiave per affrontare le sfide e preservare un patrimonio prezioso per la comunità, conclude Simeoni.