Tour “Ratto delle Bianchine”, il raduno per la prima volta sbarca in Sabina

Se Orazio, nelle sue Odi, celebrava la bellezza del Monte Soratte innevato visto da Roma, Tito Livio narrava la leggenda del “Ratto delle Sabine”, in cui si racconta come i Romani, sotto il regno di Romolo, rapirono le donne sabine – famose per la loro bellezza – per popolare la nascente città di Roma.

La stessa bellezza sabina ha incantato i Bianchinisti provenienti da tutta Italia, durante il raduno nazionale organizzato dal “Bianchina Club” il 13, 14 e 15 giugno 2025, con la collaborazione della delegata regionale Maria Amalia Bonifazi.

Il tour, che ha unito cultura, spiritualità e gastronomia, ha toccato alcune delle località più suggestive della Sabina, facendo scoprire ai partecipanti questa perla nascosta a due passi da Roma.

Le tappe principali hanno incluso Selci, con una gustosa degustazione di porchetta; Torri in Sabina, con un tour culturale nell’area archeologica e religiosa di Vescovio; e l’Abbazia di Farfa, uno dei gioielli spirituali del territorio. Ultima tappa, Sant’Oreste, con la visita al suggestivo Bunker del Soratte.

Il raduno ha coinvolto anche il gruppo locale dei guzzisti sabini, grazie a un gemellaggio organizzato dal dottor Mario Giorgini.

Una delle particolarità più originali del tour è stata la rievocazione storica del “Ratto delle Sabine”, reinterpretata in chiave ironica con il “rapimento” di due tra le più belle Bianchine presenti all’evento. Le vetture, misteriosamente scomparse, sono poi riapparse nel corso delle varie tappe, tra lo stupore e il divertimento dei partecipanti.

Come i Romani furono rapiti dalla bellezza delle Sabine, così i Bianchinisti sono rimasti affascinati dal territorio sabino, riscoprendo l’essenza della vita genuina e il piacere di un turismo lento e sostenibile. Una piccola terra incastonata accanto al Monte Soratte, lontana dalla frenesia della “grande bellezza” di Roma e dal turismo di massa.

Perché, a volte, la vera bellezza non si trova solo tra i monumenti famosi, la vita mondana e le folle. Il vero incanto può essere il lento scorrere del tempo nella natura e nell’arte, la convivialità tra amici e un buon bicchiere di vino… sempre a bordo delle incantevoli Bianchine: simbolo di un’Italia in rinascita, ma da sempre custode di cultura, storia e bellezza senza tempo.

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