Riceviamo e pubblichiamo la segnalazione di una lettrice di RietiLife, paziente oncologica con un tumore metastatico al seno, che denuncia con grande lucidità e preoccupazione un grave disservizio che da oltre un anno le impedisce di accedere a uno degli esami fondamentali per il monitoraggio della sua malattia: la risonanza magnetica.
“È da più di un anno che non riesco a fare una risonanza magnetica, nonostante la mia condizione e le richieste del mio medico. Tutto questo è assurdo: si tratta di un controllo di routine per una paziente oncologica, eppure nessuno riesce a darmi risposte”.
Una testimonianza che mette in luce le difficoltà di accesso alle prestazioni sanitarie, anche per pazienti in condizioni delicate, che avrebbero bisogno di tempi certi, risposte rapide e percorsi chiari. La lettrice racconta di telefonate senza risposta, ambulatori che si rimbalzano la responsabilità, numeri che non rispondono e nessun punto di riferimento concreto a cui rivolgersi.
“Ho paura, e sento che il mio diritto alla cura viene meno. Ammalarsi non è una scelta, e chi è malato ha il diritto di curarsi e di essere seguito come previsto dai protocolli. Vi prego, aiutatemi a fare ciò che è indispensabile per vivere”.
Una richiesta che è anche un grido di allarme e di dignità, rivolto a chi ha il dovere di garantire il diritto alla salute e di non lasciare soli i pazienti oncologici. La speranza è che questa segnalazione possa essere raccolta con urgenza dalle autorità sanitarie competenti, affinché chi lotta contro una malattia così dura possa farlo con gli strumenti adeguati e il rispetto che merita.