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La recente presentazione dell’Atto di Autonomia Aziendale della ASL di Rieti ha acceso un acceso dibattito politico in provincia. A sollevare la questione è stata la Consigliera regionale Emanuela Droghei, che ha presentato un’interrogazione al Consiglio regionale del Lazio, esprimendo perplessità sul coinvolgimento di figure politiche non istituzionalmente competenti nella programmazione sanitaria.
Il documento, presentato ufficialmente il 20 maggio 2025, definisce la nuova struttura organizzativa e la pianificazione dell’offerta sanitaria sul territorio reatino. Oltre alle autorità sanitarie, alla presentazione ha partecipato anche l’onorevole Paolo Trancassini, segretario regionale di Fratelli d’Italia, un fatto che ha sollevato dubbi e critiche.
Nell’interrogazione, la consigliera Droghei fa riferimento a un passaggio specifico nella deliberazione del Direttore Generale della ASL, in cui si cita una nota di Trancassini relativa a segnalazioni di cittadini residenti in alcune zone della provincia che lamentano difficoltà nell’accesso ai servizi di vaccinazione pediatrica. Una presenza che secondo Droghei e il Partito Democratico rischia di mescolare atti di programmazione sanitaria con logiche politiche di parte.
La Federazione provinciale del PD di Rieti ha infatti diramato un comunicato stampa nel quale manifesta «forte preoccupazione per quanto emerso dall’interrogazione della Consigliera Droghei». Il partito democratico denuncia come «appare quanto mai inopportuno – per non dire scorretto – che esponenti politici, privi di ruoli istituzionali in ambito sanitario, vengano coinvolti in atti formali di programmazione che dovrebbero rimanere estranei a logiche di parte». Il PD invita a garantire «la piena indipendenza e trasparenza dei processi decisionali della ASL di Rieti, nel rispetto dei principi di imparzialità che devono guidare ogni atto della nostra sanità pubblica, a tutela di cittadini e operatori».
