Piazza Mazzini illuminata dai sorrisi e dalle emozioni dei ragazzi: anche quest’anno, come da tradizione, si è rinnovato il rito della “notte prima degli esami” per gli studenti reatini. In tantissimi, poche ore prima della prima prova dell’Esame di Stato, si sono ritrovati davanti ai portoni del Liceo Classico Marco Terenzio Varrone e dell’Istituto Elena Principessa di Napoli, trasformando l’attesa in un momento di condivisione, risate, musica e – inevitabilmente – un po’ di tensione.
Tra cori, abbracci e qualche lacrima trattenuta, i maturandi hanno vissuto le ultime ore da studenti con l’adrenalina che solo una notte così simbolica sa regalare. Il raduno spontaneo ha preso vita già in prima serata, con gruppi di amici che si sono dati appuntamento nei pressi delle scuole per esorcizzare la paura della prima prova e farsi forza l’un l’altro.
Una tradizione che si ripete di anno in anno, segno del forte legame tra i giovani e il rito collettivo della maturità, che a Rieti conserva tutto il suo fascino. Non solo al Classico e all’Epn: scene simili si sono registrate anche davanti ad altri istituti della città, dove la “notte prima degli esami” è diventata un piccolo rito di passaggio, fatto di speranze, sogni e canzoni, con l’immancabile eco di Antonello Venditti a fare da colonna sonora.
Sono 1.291 i maturandi reatini chiamati a sostenere l’Esame di Stato 2025: un traguardo importante, un simbolo della fine di un percorso e dell’inizio di nuove avventure.
Per tutti loro, questa notte resterà una delle più memorabili: non solo per la prova che li attende, ma per l’energia condivisa, la complicità e il senso di appartenenza che solo un momento collettivo come questo sa regalare.
In bocca al lupo, ragazzi.