Rieti si inchina a Sant’Antonio: esposta la statua del Santo, è indulgenza plenaria

(di Valentina Fabri) Nel cuore di Rieti, tra le navate della storica chiesa di Sant’Agostino, si è rinnovato nel pomeriggio di giovedì 12 giugno, uno dei riti più amati e solenni della tradizione cittadina: l’esposizione della statua di Sant’Antonio, atto che segna l’inizio ufficiale del Giugno Antoniano. Un momento atteso, preparato con cura e carico di spiritualità, che ha visto la partecipazione commossa di centinaia di fedeli.

La giornata si è aperta con il rito privato della vestizione, (leggi) durante il quale la statua del Santo, raffigurato nella sua consueta iconografia con il Bambino tra le braccia, è stata adornata con il saio e gli ornamenti liturgici, secondo la prassi che affonda le radici nella tradizione francescana.

La statua, ricoperta da decine di ex voto — espressione tangibile della gratitudine dei fedeli per le grazie ricevute — è stata collocata sulla tradizionale macchina processionale, dove rimarrà visibile per tutta la durata del mese antoniano. Il suo volto sereno e lo sguardo dolce hanno accolto gli sguardi e le preghiere di una città intera, che in Sant’Antonio continua a riconoscere un punto fermo di fede, speranza e protezione.

A seguire, il vescovo di Rieti, Monsignor Vito Piccinonna, ha presieduto il solenne pontificale d’apertura. In virtù dell’Anno giubilare 2025, è stata concessa l’indulgenza plenaria a tutti i presenti e a coloro che parteciperanno alle celebrazioni del 13 giugno, giorno della festa liturgica di Sant’Antonio, e del 29 giugno, quando avrà luogo la Solenne Processione dei Ceri.

L’indulgenza plenaria, concessa alle consuete condizioni di confessione, comunione e preghiera secondo le intenzioni del Papa, rappresenta un’occasione di profonda riconciliazione spirituale. Essa non sostituisce il sacramento, ma lo completa, liberando dalla pena temporale residua dei peccati già perdonati.

L’esposizione segna così l’inizio di un mese di fervore popolare: la chiesa di Sant’Agostino sarà, fino alla reposizione della statua, meta costante di pellegrinaggi, preghiere, offerte e gigli benedetti. L’intera città si raccoglie attorno al Santo, in un cammino che culminerà nella suggestiva processione notturna del 29 giugno, quando la statua attraverserà le vie del centro storico, illuminata dai ceri e accompagnata da canti, silenzi e devozione. Un’eredità viva che continua a unire passato, presente e futuro della comunità reatina.

Foto: Valentina FABRI ©

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