(di Christian Diociaiuti) Nel cuore pulsante di Rieti, dove le pietre parlano di secoli e le chiese diventano teatro di fede e memoria, si è rinnovato uno dei momenti più intimi e attesi dell’anno: la vestizione della statua di Sant’Antonio. Un rito che profuma di casa, che accarezza l’anima di una comunità legata visceralmente a questo Santo, da sempre compagno di preghiere sussurrate, promesse silenziose, grazie attese.
La chiesa di Sant’Agostino, tra fasci di luce e silenzi che raccontano più delle parole, ha ospitato il gesto antico e solenne della vestizione. Il saio, i gigli, le spighe di grano, il Bambino tra le braccia: ogni dettaglio riemerge dalla tradizione con la forza di una carezza collettiva. Le mani sapienti dei confratelli e delle devote vestono non solo una statua, ma la speranza di una città intera.
La processione dei Ceri, prevista per il 29 giugno, quest’anno avrà un percorso diverso a causa dei cantieri in centro. Nel frattempo, è a Sant’Agostino che batte il cuore del Giugno Antoniano, la rassegna di fede e tradizione che, promossa dalla Chiesa di Rieti e dalla Pia Unione di Sant’Antonio, accompagna i fedeli lungo un cammino che sa di storia, spiritualità e comunità. QUI IL PROGRAMMA RietiLife Tv è la tv ufficiale delle celebrazioni.
Foto: Christian DIOCIAIUTI ©