Anche Berlusconi scese in campo per lui, addio a Giuseppe Emili

(di Valentina Fabri) Si è spento nella mattina del 9 giugno Giuseppe Emili, figura centrale della vita politica e amministrativa di Rieti per oltre tre decenni. Nato a Petrella Salto il 24 maggio 1942, Emili ha dedicato la sua esistenza alla città e al bene pubblico, lasciando un segno indelebile nella storia recente del capoluogo sabino. Con la sua scomparsa, Rieti perde non solo un ex sindaco, ma un uomo di visione e di pragmatismo, capace di coniugare concretezza amministrativa e senso profondo delle istituzioni.

Dopo il diploma al Liceo Classico Marco Terenzio Varrone, ha insegnato all’Istituto professionale Ezio Vanoni, per poi intraprendere un lungo percorso nel mondo dell’assistenza sociale, arrivando a ricoprire ruoli dirigenziali. È stato dirigente del sindacato CISNAL, membro del CO.RE.CO. e componente del consiglio di amministrazione dell’Istituto Autonomo Case Popolari, segnando così le sue prime esperienze nell’ambito della rappresentanza e dell’organizzazione pubblica.

La sua carriera politica inizia ufficialmente nel 1976, quando viene eletto consigliere comunale di Rieti. Negli anni, il suo impegno cresce costantemente, fino a diventare assessore nelle giunte guidate da Antonio Cicchetti, tra il 1996 e il 2002. Ma è nel 2002 che arriva la consacrazione: alle elezioni amministrative ottiene il 53,9% dei consensi al primo turno e diventa sindaco di Rieti, sconfiggendo il candidato dell’Ulivo, Andrea Ferroni.

Durante il suo primo mandato si concentra su politiche sociali e interventi strutturali che cambiano il volto della città. Rafforza gli strumenti contro la povertà, erogando contributi per gli affitti e borse lavoro, e stabilizza i lavoratori socialmente utili del Comune. La sua amministrazione si distingue anche per la riduzione delle imposte locali e per un’intensa opera di riqualificazione urbana: restauro del Teatro Flavio Vespasiano, nuova rotatoria e giardini a Piazza Marconi, marciapiedi e asfalti rinnovati, oltre ai parcheggi interrati sotto piazza Oberdan e piazza Mazzini, ereditati dalla giunta Cicchetti ma portati a compimento con determinazione.

Anche gli impianti sportivi beneficiano della sua attenzione: sotto la sua guida vengono costruiti il bocciodromo e ristrutturate le piscine comunali. Nel 2007 viene riconfermato sindaco con il 52,14% dei voti, battendo il candidato dell’Unione Gaetano Papalia. In questo secondo mandato introduce i varchi elettronici per la ZTL del centro storico, segnando un primo passo verso una mobilità urbana più moderna.

Indimenticabile la visita del presidente Silvio Berlusconi nel 2007, in piena campagna elettorale: fu un bagno di folla che riempì via Cintia e piazza Vittorio Emanuele, segno del forte legame che Emili seppe costruire con l’elettorato del centrodestra e con la comunità reatina.

Oggi lo ricordiamo con affetto e rispetto, consapevoli che l’impronta lasciata da Giuseppe Emili sulla città di Rieti sarà duratura. Uomo riservato ma determinato, amministratore capace e appassionato, lascia la moglie e il figlio Giorgio, a cui va il pensiero affettuoso e commosso dell’intera città.

La redazione di RietiLife si stringe con affetto alla famiglia Emili. In particolare, il direttore Emiliano Grillotti esprime il proprio cordoglio: “Alla moglie, al figlio e nostro collega Giorgio e a tutti i suoi cari va il nostro pensiero più sincero”.

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