Ieri sera, alle 21, su RietiLifeTV (canale 210), è andata in onda una nuova puntata di Spaghetti in Corsivo, l’editoriale di Luigi Spaghetti che approfondisce uno dei temi più discussi nel dibattito cittadino. Questa volta, il focus è stato sulle nuove regole per gli autovelox, che dal 12 giugno interesseranno tutti i comuni d’Italia.
Il Ministero dei Trasporti ha infatti varato nel 2024 nuove disposizioni sulla collocazione e il funzionamento degli autovelox. Le novità prevedono che i dispositivi potranno essere posizionati solo in aree con un elevato livello di incidentalità e dove, a causa delle condizioni strutturali, non sia possibile procedere alla contestazione immediata. Inoltre, la velocità rilevata non potrà sanzionare limiti inferiori a una certa soglia: ad esempio, sulle strade extraurbane principali con limite di 110 km/h, gli autovelox potranno scattare solo se il limite è almeno di 90 km/h. In città, invece, non sarà possibile multare con autovelox limiti sotto i 50 km/h senza contestazione immediata.
Un’altra importante novità riguarda la distanza minima tra il segnale di limite di velocità e l’autovelox, fissata ad almeno un chilometro sulle strade extraurbane. Senza omologazione, più della metà degli apparecchi dovrà essere disattivata, con un rischio concreto per le casse di molti Comuni, soprattutto nelle grandi città, dove si registrano incassi da multe per decine di milioni di euro.
In provincia di Rieti, dove gli autovelox sono presenti soprattutto sulla Salaria e sulla superstrada Rieti-Terni, si rischiano significative ripercussioni. Nel capoluogo, oltre agli autovelox, sono attivi quattro impianti T-Red ai semafori, tutti importanti fonti di introito per il bilancio comunale. Nel 2024, secondo i dati del Siope, il Comune di Rieti prevede entrate da sanzioni per circa 3,7 milioni di euro, con un aumento rispetto all’anno precedente.
Interessante notare come, in termini di incassi pro capite, Rieti si posizioni addirittura all’ottavo posto a livello nazionale, distaccando città ben più grandi come Roma o Latina. Sul podio dei comuni con maggiori incassi nella provincia ci sono piccole realtà come Torricella in Sabina, Poggio Moiano e Poggio San Lorenzo, con cifre che appaiono sproporzionate rispetto alla loro popolazione.
Tuttavia, il caos giurisprudenziale e la stretta sulle omologazioni potrebbero far crollare i proventi da multe, mettendo in crisi i bilanci comunali. È un dato di fatto: le multe sono ormai diventate non solo uno strumento di sicurezza, ma una vera e propria fonte di reddito per gli enti locali. Nel 2025, il Comune di Rieti punta a incassare fino a 6 milioni di euro da questa voce, anche se al netto di crediti difficilmente esigibili la cifra si riduce a circa 4 milioni, metà dei quali dovrà essere reinvestita in sicurezza stradale.
In un momento in cui il Comune cerca di risanare un debito di oltre 17 milioni con il Piano di Riequilibrio, l’affidamento sugli introiti delle multe diventa un’arma a doppio taglio, tra necessità di bilancio e rischio di vessazione per i cittadini.
Di fronte a questo scenario, l’editoriale si chiude con un consiglio pratico e antico: “chi va piano, va sano e va lontano” — ma anche, aggiungiamo noi, evita di svuotare il portafoglio.