“(Ego) Transvolo”: terza opera letteraria per l’autrice reatina Vincenza Angeloni

Dopo i successi ottenuti con Una scomparsa inspiegabile e La vita che non ho potuto avere, l’avv. Vincenza Angeloni, scrittrice originaria di Scandriglia (RI), torna in libreria con una nuova e intensa opera: “(Ego) Transvolo”, ulteriore tassello di un percorso narrativo e umano che approfondisce le fragilità del vivere contemporaneo.

Un cammino iniziato con la vicenda ispirata a Brian Jones, attraverso cui l’autrice ha affrontato temi delicati e attuali come il bullismo, la ricerca di appartenenza, e i disagi adolescenziali acuiti dall’isolamento causato dalla pandemia. Temi che sono poi confluiti nel secondo romanzo, La vita che non ho potuto avere, centrato sulla figura di Alexandra, giovane protagonista che vive una condizione da “hikikomori”, chiusa in sé stessa e nella propria stanza durante i lunghi mesi del lockdown.

Con “(Ego) Transvolo”, Angeloni compie un ulteriore passo nel suo percorso di riflessione e introspezione. Al centro dell’opera vi sono le grandi scelte esistenziali, la fragilità della vita, la direzione verso cui ogni essere umano decide di rivolgere il proprio sguardo e, soprattutto, la potenza dell’amore come forza salvifica e trasformativa.

«Con questo nuovo libro continuo a esplorare i nodi esistenziali che ognuno di noi si trova ad affrontare – dichiara l’autrice – cercando di dare voce a quelle emozioni profonde che spesso restano inascoltate, ma che meritano di essere comprese, condivise e affrontate.»

“(Ego) Transvolo” si presenta così come un’opera carica di significato, rivolta a tutti coloro che cercano nelle parole una guida, un conforto o uno spunto per guardarsi dentro.

L’uscita del libro è disponibile presso i principali canali di distribuzione.

 

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