A distanza di oltre due anni dall’inizio della vicenda legata ad Antica Pasta, la situazione per una delle due società coinvolte – Antica Pasta Italia – è tutt’altro che risolta. A denunciarlo, in forma anonima, sono gli ex dipendenti della società che continuano a vivere nell’incertezza, in attesa di una conclusione che tarda ad arrivare.
Nonostante alcune ricostruzioni precedenti lasciassero intendere una possibile chiusura del caso, gli ex lavoratori di Antica Pasta Italia precisano che non hanno ancora ricevuto il TFR, né altre spettanze dovute, e che nulla è stato realmente risolto per loro.
“Anni di sacrifici, lavoro e rinunce sono stati vanificati,” spiegano. “A oggi non abbiamo avuto neanche modo di riprendere ciò che ci spetta di diritto.”
Mentre l’altra società, Antica Pasta, pare essere ormai prossima all’udienza decisiva, per Antica Pasta Italia invece tutto è fermo. “Ci viene continuamente detto di aspettare, ma cosa dobbiamo ancora aspettare? Il nostro TFR non è materia di trattativa, ci deve essere restituito e basta.”
Gli ex dipendenti parlano di “false illusioni” e di una situazione diventata insostenibile, che mina la dignità e la serenità di chi ha già subito gravi danni personali e professionali.
La richiesta è chiara: anche per Antica Pasta Italia deve essere avviato il processo di liquidazione giudiziale, così da poter finalmente chiudere una vicenda definita “sgradevole” e “logorante”.
Il caso resta aperto, e chi ha lavorato in questa realtà chiede solo che venga fatta chiarezza e soprattutto giustizia. Dopo anni di silenzi e rinvii, è ora che si arrivi a un epilogo concreto.