Ennesimo grido di protesta da parte dei cittadini e dei pendolari che quotidianamente percorrono la strada che collega Antrodoco ad Amatrice. La situazione è diventata insostenibile: chilometri di coda a causa di cantieri stradali attivi solo sulla carta, ma deserti nei fatti.
“Siamo stanchi – racconta un automobilista bloccato lungo il tragitto – Ci fanno perdere ore di vita in attesa, con semafori mobili piazzati ovunque e nessuno al lavoro. Cantieri abbandonati, ma con le limitazioni sempre attive. È assurdo!”
Il disagio è tanto più grave perché interessa una strada fondamentale per il collegamento tra i territori interni, già provati dal sisma e da anni di isolamento infrastrutturale. “Non si può parlare di ricostruzione o rilancio del territorio se non si è nemmeno in grado di garantire una viabilità dignitosa,” aggiunge un altro residente.
I cittadini chiedono risposte: perché rallentare il traffico con chilometri di restringimenti se i lavori sono fermi? Chi controlla l’effettivo avanzamento dei cantieri? E soprattutto: quanto ancora durerà questa situazione?
Serve un intervento immediato da parte degli enti competenti – Anas in primis – per rivedere la gestione dei lavori e ridurre al minimo i disagi. Il territorio non può più aspettare.