Angelo Toni ospite alla Rana nel Pozzo: “Sarò un traghettatore: voglio preparare i giovani per Contigliano”

(di Valentina Fabri) Torna su RietiLifeTV una nuova puntata de La Rana nel Pozzo”, il talk di approfondimento politico condotto dal direttore di RietiLife Emiliano Grillotti, in onda ogni giovedì alle 21:15 sul canale 210 del digitale terrestre. Protagonista della puntata è stato Angelo Toni, nuovo sindaco di Contigliano, alla sua prima uscita pubblica dopo la vittoria alle elezioni del 26 maggio. Toni, già primo cittadino dal 2009 al 2019, ha raccontato il suo percorso politico, le motivazioni della ricandidatura e gli obiettivi per il suo nuovo mandato.

Toni ha ricordato il decennio di amministrazione fino al 2019, quando decise di lasciare il testimone a Paolo Lancia, chiedendogli di dare continuità al lavoro svolto. “Mi sarebbe piaciuto vedere una continuità amministrativa, ma così non è stato. La campagna elettorale di Lancia è stata costruita attorno al debito, con cifre esagerate e distanti dalla realtà. Quel debito – ha precisato – era fisiologico, figlio di dieci anni di crisi internazionale e sostenuto da investimenti per i servizi, soprattutto nelle scuole e nelle mense scolastiche”.

Toni ha rivendicato scelte come il piano di riequilibrio sostenibile, il passaggio ad APS per la gestione dell’acqua, e le misure adottate per abbattere i costi e migliorare l’ambiente. “C’erano le condizioni per un risanamento serio senza tagliare nulla ai cittadini”, ha sottolineato.

Durante la trasmissione, Toni ha ricostruito anche la crisi politica culminata con le dimissioni dell’amministrazione Lancia, in parte sostenuta da un nuovo gruppo consiliare da lui stesso contribuito a costituire. “Quando la maggioranza ha cominciato a vacillare, si poteva tentare un confronto, ma non è avvenuto. Non mi ha chiamato Lancia, ma mi ha chiamato tutto lo staff regionale”.

Raccontando il percorso che lo ha riportato alla candidatura, Toni ha spiegato di aver inizialmente cercato un nome condiviso, giovane, da proporre come sintesi, senza voler essere per forza in prima linea. “Alla fine, chi poteva mettere d’accordo tutti ero io. E ho accettato”.

La campagna elettorale, secondo il sindaco, è stata decisiva: “Fare porta a porta mi ha restituito il contatto con la comunità. Il giorno dello scrutinio ho tremato per i primi dati, ma poi il risultato è arrivato grazie a una squadra forte e al lavoro capillare”.

Sulle nomine in giunta, Toni ha anticipato alcune scelte: “Riconfermerò Alessia Iachetti come vicesindaco, ha dimostrato coraggio. In squadra anche Falsini, Rossi e Garbini, quest’ultima con una storia politica articolata, segnata da dissapori superati. Voglio valorizzare chi ha ottenuto più consensi, ma anche creare un gruppo solido e operativo”.

Le deleghe saranno attribuite in modo strategico: “Lavori pubblici, servizi sociali, personale, urbanistica. Per questi settori voglio istituire commissioni funzionanti e trasparenti, con il confronto diretto con i cittadini”.

Toni ha indicato tra le priorità il decoro urbano, molto sentito dalla cittadinanza, ma anche progetti concreti come il campo sportivo, l’asilo e la certificazione del bilancio: “Voglio partire da una fotografia chiara della situazione economica. È una cosa che non feci nel 2009, e mi è rimasta come un errore”.

Sul fronte politico, Toni ha rivendicato la sua coerenza: “Sono tesserato con Indipendenza, ma la mia storia parte da lontano: MSI, Storace, Alemanno, Alleanza Nazionale. Sono stato consigliere provinciale. Indipendenza è il primo movimento che ha preso posizione contro la guerra in Ucraina e contro il genocidio a Gaza”.

Non sono mancate critiche a Fratelli d’Italia: “È stato un errore sostenere un candidato senza un’identità politica chiara. Noi abbiamo scelto di non fare sfilare nessun partito, e questa scelta ci ha premiato. La Lega, invece, ci è stata vicina”.

In chiusura, Toni ha lanciato un messaggio ai cittadini: “Voglio dimostrare con i fatti che valeva la pena votarmi, e convincere anche chi non lo ha fatto. In questi cinque anni preparerò una nuova generazione, perché la vera sfida è costruire una classe dirigente per il futuro di Contigliano”.

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