In un video la meraviglia dei “Faggi Torti” dei Monti della Laga

Nato e vissuto ad Amatrice, sin da bambino ho frequentato intensamente i Monti della Laga (denominazione che non ha nulla a che vedere con gli specchi lacustri limitrofi, pur tenendo presente che la Conca di Amatrice spazia dal Lago di Campotosto al Lago Scandarello) e ho avuto la fortuna di conoscere, in un paesaggio fiabesco e incantato, a 1800 metri di altitudine, i poderosi “Faggi Torti” con i loro straordinari profili “dinamici e in movimento”, intensificandone il mio sentimento di ammirazione nelle innumerevoli visite successive. Questi singolari alberi “uncinati” sembrano figure danzanti negli alti silenzi montani, offrendo uno spettacolo ammaliante unico al mondo, profondamente diverso con il mutare delle stagioni. Appartengono a un mondo incantevole immaginario, dimostrando che la fantasia della natura non ha limiti ed è capace di suscitare emozioni incredibili e sorprendenti, non soltanto ai fanciulli.

Le forme singolari e seducenti di questi alberi monumentali sono generate da un fenomeno geologico chiamato “creeping”: consiste in uno scivolamento invisibile, continuo e lentissimo degli strati superficiali del terreno che ricoprono la pianta giovanissima, trascinandola inizialmente verso valle. In seguito, l’esile fusto s’invigorisce crescendo e s’innalza verticalmente nella costante ricerca di luce, assumendo la configurazione “uncinata”. Sul fenomeno deformante, incidono minimamente le azioni indotte dalle piogge, dal vento, dal peso della neve e dal gelo che sono temporanee, anche se sono in molti a credere che questi agenti siano le uniche cause della deformazione, ma l’effetto determinante della distorsione orientata verso valle, è dovuto al trascinamento e allo strisciamento continui dal terreno in moto, non percepibili dall’uomo. Nel mondo esistono parchi con faggi variamente tortuosi e attorcigliati ma questi effetti sono dovuti ad altre cause. Ai “Faggi Torti” che ho conosciuto nell’infanzia, ho dedicato il brano “Danza dei faggi torti”, ascoltabile nel video di seguito riportato QUI. La foto allegata è di Angelamaria Tresca [di Camillo Berardi]

 

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