(di Cristian Cocuccioni) Nuovo appuntamento con La Rana nel Pozzo, il talk politico e di attualità in onda su RietiLife Tv (canale 210), condotto dal direttore Emiliano Grillotti. Ospite della puntata Matteo Carrozzoni, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia e consigliere comunale di maggioranza, che ha toccato diversi temi caldi del dibattito politico e amministrativo locale e nazionale.
Durante il talk, Carrozzoni ha parlato del ruolo che ricopre come coordinatore provinciale del partito, un incarico che definisce “impegnativo e che impone appuntamenti importanti”. Sulla possibilità di candidarsi in futuro come sindaco, ha dichiarato: “Ho toccato con mano quotidianamente il lavoro, le responsabilità e le pressioni che questo ruolo comporta. Credo che non potrei”.
A una settimana dalle elezioni comunali di Contigliano, uno dei candidati in corsa è Paolo Lancia, cognato dello stesso Carrozzoni, che si è ricandidato dopo la sfiducia della minoranza e di quattro suoi consiglieri. “Paolo è una persona seria e preparata. È successo quello che è successo, ma credo che la situazione sia stata chiarita. Gli faccio un sincero in bocca al lupo”, ha commentato.
Ampio spazio è stato dedicato ai numerosi cantieri aperti a Rieti. “Oggettivamente, la situazione richiede pazienza. Ma dobbiamo ragionare in prospettiva: investimenti di questo genere non arrivano tutti i giorni. Il centro storico cambierà volto: troveremo una città più accogliente e inclusiva”.
Parlando della premier Giorgia Meloni, Carrozzoni ha sottolineato: “Oggi è molto più difficile smentire l’oggettività dei fatti. Dicevano che saremmo stati isolati a livello internazionale, invece Meloni fa da tramite tra USA ed Europa, è richiesta in ogni ambito internazionale”. E aggiunge: “La politica deve fare il bene del Paese, non diventare un’arena dove l’avversario politico viene visto come un nemico”.
Apprezzamento anche per il lavoro del commissario alla Ricostruzione Post Sisma 2016 Guido Castelli, che “ha puntato molto sul Piano Nazionale Complementare, contribuendo a sostenere le imprese locali. Alcuni comuni hanno scelto di non entrare nel cratere per timore di ripercussioni, e forse ora se ne pentono”.
Riguardo al gesto del sindaco di Merano, Katharina Zeller, che ha rifiutato la fascia tricolore durante la proclamazione, Carrozzoni è netto: “Il tricolore è un simbolo di quello che siamo. Immaginandomi nei panni di un elettore, avrei trovato quel gesto sconcertante. Non si può vivere nelle istituzioni rifiutandole”.
Sul grave episodio di violenza sessuale ai danni una 16enne da parte di un ultra 40enne indiano avvenuto di recente alla stazione di Rieti (leggi), Carrozzoni ha affermato: “Noi siamo sempre per la legalità. La maggior parte delle situazioni legate alla sicurezza derivano da anni di tolleranza verso l’immigrazione illegale. Serve un cambio di indirizzo chiaro. A livello comunale, l’amministrazione può fare la sua parte con telecamere, coordinamento con le Forze dell’Ordine e mappatura delle aree critiche”.
Sulla scelta di un campagna per non partecipare al referendum, ha minimizzato: “È una cosa che si è sempre fatta. Ci vuole onestà intellettuale”.