Domenica scorsa, Fara in Sabina è stata tappa di una delle giornate del programma Cammini Aperti, il più grande evento nazionale dedicato alla riscoperta dei cammini italiani, promosso dal Ministero della Cultura e dal Ministero del Turismo nell’ambito del Piano Sviluppo e Coesione – Fondo Sviluppo e Coesione.
Per oltre 150 camminatori è stato scelto il borgo sabino per un itinerario immersivo tra natura, spiritualità e patrimonio culturale. Il gruppo ha potuto visitare alcuni dei luoghi più significativi del territorio, l’Abbazia di Farfa, il Monastero delle Clarisse, il Museo del Silenzio e le sale del Museo Civico Archeologico della Sabina Tiberina, tra cui la Sala del Trono.
“Con grande piacere ed entusiasmo ho salutato i camminatori in visita a Fara in Sabina – ha dichiarato il sindaco Roberta Cuneo – Iniziative come Cammini Aperti sono fondamentali per la valorizzazione e la scoperta del nostro territorio. Essere stati selezionati come tappa all’interno di un programma di rilevanza nazionale è un riconoscimento importante, che testimonia sia il valore storico e culturale del nostro borgo, sia l’efficacia del lavoro e degli investimenti che stiamo portando avanti in ambito turistico e culturale. Ringrazio la mia consigliera Paola Trambusti, Pro Loco e le operatrici museali per l’impegno e la professionalità dimostrati, in costante coordinamento con la Direzione Turistica della Regione Lazio”.
L’intera giornata è stata dedicata alla Via di Francesco e ai suoi valori fondanti tra cui la spiritualità e la sostenibilità ambientale, tra le altre tappe i camminatori hanno potuto apprezzare anche le bellezze di Toffia e Poggio Nativo. Un’occasione preziosa per promuovere un turismo lento e consapevole, in grado di restituire pienamente il senso e la bellezza dei territori attraversati.
