Il ricercatore reatino Andrea Paolini presenta un algoritmo per valutare i danni da grandine alla Conferenza Esri Italia 2025

Lo scorso 14 maggio, nel contesto della Conferenza Esri Italia 2025 svoltasi a Roma, si è tenuta una sessione tematica dal titolo “Piattaforme e soluzioni innovative per l’Agricoltura”, incentrata sulle tecnologie digitali al servizio del settore agricolo. Tra i protagonisti dell’evento, il reatino Andrea Paolini, ricercatore ed ex-borsista presso il centro WARREDOC (Water Resources and Risk Management) dell’Università per Stranieri di Perugia, ha presentato un progetto all’avanguardia dedicato all’analisi geospaziale dei danni da grandine sull’agricoltura italiana.

Durante il suo intervento – “Analisi geospaziale da dati satellitari dei danni da grandine sul territorio italiano” – Paolini ha illustrato lo sviluppo di un algoritmo geospaziale innovativo, ancora in fase sperimentale, pensato per identificare le aree a maggior rischio grandinigeno su scala nazionale. Il sistema si basa sull’integrazione di dati climatici del European Severe Storms Laboratory (ESSL) e mappe colturali ad altissima risoluzione fornite dal progetto EU-CropMap, elaborati attraverso piattaforme geotecnologiche avanzate come Google Earth Engine e ArcGIS.

L’obiettivo del progetto è chiaro: offrire un supporto decisionale concreto ad agricoltori e autorità locali, permettendo una pianificazione più accurata degli interventi di protezione delle colture. In un’epoca in cui i cambiamenti climatici rendono sempre più frequenti e intensi gli eventi estremi, uno strumento di previsione come quello illustrato da Paolini può contribuire in modo significativo alla riduzione delle perdite economiche e dei danni ambientali.

Andrea Paolini è uno specialista in sistemi informativi geografici (GIS), fotogrammetria e machine learning applicati all’analisi ambientale, con un background accademico che unisce la laurea in Scienze Forestali (Università della Tuscia) a un master in Geomatica (Università di Siena – CGT). Ha svolto attività di ricerca collaborando con il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) su progetti ambientali e agroclimatici.

Dopo la borsa di ricerca presso WARREDOC, è attualmente in transizione verso un nuovo progetto accademico all’Università di Tor Vergata sotto la supervisione del Prof. Fernando Nardi.

Il suo intervento alla Conferenza Esri Italia 2025 ha testimoniato come le competenze trasversali tra ambiente e tecnologia possano offrire soluzioni concrete ai problemi reali che affliggono il mondo agricolo, sempre più esposto ai rischi del clima.

Per approfondire la sessione, è possibile visitare il link: resources.esriitalia.it

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