Paolucci (Uil): “Rieti isolata. Regione cancella la metà corse dei Trimodali. La ferrovia per Roma ancora un sogno”

Era la primavera del 2022, quando l’allora candidato sindaco Daniele Sinibaldi partecipò – come gli altri candidati sindaci – a un incontro con la Uil di Rieti affrontando tra i tanti anche il tema delle infrastrutture, condividendo la necessità di un loro robusto potenziamento per far uscire il capoluogo da un isolamento ottocentesco. Era invece l’inizio del 2023, quando l’allora candidato presidente alla regione Lazio Francesco Rocca, partecipando a uno dei dibattiti che la Uil del Lazio aveva organizzato con i candidati presidenti, affermò che con la sua maggioranza si sarebbe impegnato per realizzare la ferrovia tra Rieti e Roma. Sono passati anni, ma di buone notizie in merito nemmeno l’ombra. E’ quanto dichiara Alberto Paolucci, Segretario generale della Uil di Rieti e della Sabina Romana.

“Non mancano invece le notizie che riportano le lancette dell’orologio indietro nel tempo – denuncia il segretario – E’ il caso del calvario dei treni trimodali, il cui utilizzo è sempre più ridotto e con obbligo di cambio ad Orte, rendendoli così poco attrattivi per i pendolari. Eppure erano previste tre coppie di treni, per dodici corse al giorno (sei all’andata e sei al ritorno), che avrebbero assicurato, facendo una breve sosta a Terni, un collegamento con la Capitale alternativo al Cotral. La realtà è stata però un’altra e soltanto per pochi mesi studenti e pendolari hanno potuto usufruire di questa possibilità”.

“Sarebbe opportuno che Sindaco di Rieti, presidente della provincia, consiglieri regionali, deputati eletti in questo territorio si facessero sentire nelle sedi opportune e chiedessero spiegazioni in merito – aggiunge Paolucci – perché, come anche loro ben sanno, anche attraverso i collegamenti ferroviari passa la rinascita e l’attrattività del territorio”.

“Il silenzio invece regna sovrano – prosegue il sindacalista – E le promesse della campagna elettorale sono state disattese. Nel vuoto sono caduti, almeno al momento, anche gli impegni che assessori regionali e consiglieri di origine reatina avevano preso per migliorare i collegamenti ferroviari. Rieti quindi resta isolata, mentre quella manciata di chilometri di strada ferrata per la Capitale restano un sogno che dura secoli”.

“Non ci stancheremo mai di ribadire – conclude Paolucci – che a Rieti serve una robusta cura del ferro, nella quale i trimodali sono soltanto parte di una strategia più ampia, strategia che punti alla realizzazione di una nuova e moderna ferrovia diretta per Roma”.

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