“Cover It Up”, duemila studenti reatini per salute e prevenzione: “Il sesso non è un tabù” | FOTO

Foto: Gianluca VANNICELLI ©

(di Cristian Cocuccioni) Un evento interattivo e moderno, tra quiz via QR code e testimonial d’eccezione come il campione mondiale Mattia Furlani, per abbattere i tabù e costruire una nuova cultura della salute tra i giovani. Un vero e proprio bagno di folla questa mattina al PalaSojourner, dove oltre duemila studenti delle scuole superiori del territorio si sono riuniti per un evento unico nel suo genere: parlare di sessualità, prevenzione e malattie sessualmente trasmissibili in modo moderno, interattivo e vicino al linguaggio dei giovani. A fare da testimonial d’eccezione, Mattia Furlani, campione mondiale di salto in lungo, che solo un anno fa era tra quei banchi, come ha ricordato con emozione davanti alla platea: “Parlare di questi temi non è un tabù. La consapevolezza è il primo passo per prendersi cura di sé”.

L’iniziativa, dal titolo “Cover It Up”, è stata promossa dal Rotary Club Rieti e dall’Ordine dei Medici di Rieti, con il coinvolgimento attivo di istituzioni scolastiche, sanitarie e del territorio: ASL di Rieti, Ufficio Scolastico Territoriale, Liceo Jucci-Varrone, Fondazione Varrone, Radio Subasio e Real Sebastiani Rieti. Momento clou della mattinata, un quiz interattivo via QR code: 21 domande su sessualità, MST e metodi di prevenzione, in forma completamente anonima. I dati raccolti saranno analizzati per sviluppare nuovi progetti educativi.  Il quiz sarà riproposto sul sito Coveritup.events e potrà farlo chiunque: dai più giovani ai più anziani, perché per la prevenzione non c’è età che tenga.

Sul palco, insieme a Furlani, anche i giocatori della Real Sebastiani Lorenzo Piccin e Topias Palmi, che hanno messo in campo il loro carisma per ricordare quanto la prevenzione sia importante anche nello sport e nella vita di tutti i giorni. Presenti anche figure di rilievo come Enrico Tittoni, presidente dell’Ordine dei Medici, il primario Mauro Marchili, la docente Maria Elena Virili per sottolineare il valore di un’iniziativa che ha saputo unire informazione e coinvolgimento.

Il messaggio è chiaro: parlare di sesso non è più un tabù. È una necessità. E farlo con il linguaggio dei giovani, con i loro strumenti e i loro riferimenti, è la chiave per una generazione più informata e più consapevole. “Cover It Up” segna l’inizio di un nuovo modo di fare educazione alla salute: diretto, partecipato, necessario.

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