(di Cristian Cocuccioni) I Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Cittaducale hanno denunciato in stato di libertà due uomini, un 42enne e un 21enne, entrambi di origini campane e già noti alle forze dell’ordine, per il reato di truffa. I due, operando dalla zona di Napoli e spostandosi in varie regioni italiane, mettevano in atto una truffa ormai tristemente nota come “la truffa del maresciallo”.
Il modus operandi era sempre lo stesso: le vittime, contattate telefonicamente da sedicenti appartenenti alle forze dell’ordine o da avvocati, venivano informate che un loro familiare – solitamente un figlio o un nipote – era rimasto coinvolto in un grave incidente stradale ed era in stato di fermo. Per evitare l’arresto, gli veniva chiesto di consegnare una somma di denaro o gioielli, che sarebbe poi stata ritirata da un presunto incaricato. In almeno sette episodi accertati, i due truffatori sono riusciti a ottenere oltre 77mila euro.
In quattro dei casi documentati, i truffatori facevano leva sulla pressione psicologica, insistendo sulla gravità della situazione e spingendo le vittime a non contattare né i familiari né le vere forze dell’ordine.
Parallelamente, i due si dedicavano anche a un secondo tipo di truffa, sfruttando il servizio Facebook Marketplace. Pubblicavano falsi annunci di affitto per case vacanze, convincendo le vittime a versare un acconto tra i 150 e i 300 euro tramite WhatsApp, per poi sparire nel nulla una volta ricevuto il bonifico.
Le indagini dei Carabinieri di Cittaducale, grazie ad analisi tecniche, riconoscimenti fotografici, monitoraggio delle carte di pagamento e dei veicoli utilizzati, hanno permesso di ricostruire i movimenti degli indagati. Gli inquirenti sono riusciti a tracciare i loro spostamenti, individuare l’auto a noleggio impiegata e risalire ai conti bancari utilizzati.
I Carabinieri raccomandano alla cittadinanza di prestare la massima attenzione a richieste sospette di denaro, soprattutto se ricevute telefonicamente, e di contattare immediatamente il 112 o il più vicino presidio dell’Arma in caso di dubbi.