Intelligenza Artificiale in cucina e risvolti tecnici, etici e sociali: successo per l’evento

Si è tenuto ieri, venerdì 11 aprile, nella cornice di Palazzo Dosi, il convegno organizzato dalla Delegazione di Rieti dell’Accademia Italiana della Cucina, in collaborazione con il Lions Club Flavia Gens.

Il convegno, dall’intrigante titolo titolo “INTELLIGENZA ARTIFICIALE, cucina business e ingegneria”, moderato da Maria Luisa Trilli, si è aperto con i saluti della Presidente del Lions Club Flavia Gens, Graziella Mazzilli e di Francesco Maria Palomba, Delegato dell’Accademia Italiana della Cucina, il quale ha fatto notare che la cucina, anche quella che definiamo ormai tradizionale, ha avuto un momento iniziale in cui è stata, per forza di cose, innovativa, ma ha anche invitato tutti a prestare la massima attenzione in quanto la macchina, quando non sa “inventa” e che in Italia ci sono già sentenze relative alle allucinazioni generative.

Il convegno, che ha appassionato il numeroso pubblico presente in sala, si è aperto con la filosofa Rossella Gigli, che, partendo dai primi momenti in cui si è potuto parlare di intelligenza artificiale, del test di Turing e del caso Eliza, la prima psicoterapeuta digitale, è giunta fino ai nostri giorni con lo sviluppo di vari sistemi attualmente esistenti, anche per differenti applicazioni, tra cui l’italiano “VITRUVIAN”.

La chef Fabrizia Ventura ha esposto quali sono gli sviluppi pratici nel campo della cucina e le sue esperienze nel settore grazie ad una collaborazione con un’azienda giapponese che si occupa proprio di sviluppo della AI nel settore della cucina. Ha fatto vedere come la macchina alla quale era stato chiesto di inventare una ricetta innovativa per i reatinissimi pizzicotti, abbia proposto nuove combinazioni di sapori con i pizzicotti al caffè, suscitando inevitabili commenti tra i presenti.

L’Ing. Lia Tozzi ha trattato infine i temi dell’innovazione e della sicurezza alimentare, della automazione delle operazioni e della robotica per la sicurezza di chi in cucina opera, senza tralasciare l’aspetto fondamentale della sicurezza del consumatore con l’individuazione di ogni tipo di allergene e di gestione delle scorte e di analisi delle abitudini dei consumatori per ridurre gli sprechi alimentari ai fini di una cucina etica e sostenibile.

Nessuno dei relatori ha trascurato di evidenziare il fatto che l’utilizzo di questo strumento sicuramente pone importanti problemi etici.

Tutti comunque concordi sul fatto che la macchina comunque ha sempre bisogno di un uomo che la governi e che comunque, nel campo della cucina, sebbene ci siano anche macchine in grado di riconoscere gli odori, le sensazioni che un buon piatto lascia restano cosa soltanto umana.

Dopo il convegno la Delegazione reatina dell’Accademia della Cucina si è trovata a cena per lo scambio degli auguri di Pasqua presso il ristorante Classe 88, presente a Rieti dal 2018, di Alessio Patacchiola (in cucina) e Floriana Criscioni (in sala) che, con i collaboratori Filippo, Massimo e Paolo, che hanno allietato gli astanti con ottimi piatti a base di pesce che hanno esaltato i sapori del mare.

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