Studenti in piazza a Rieti: protesta contro la riforma Valditara e il governo Meloni

Questa mattina, gli studenti e le studentesse di Rieti sono scesi in piazza per manifestare contro le politiche scolastiche del governo Meloni, in particolare la riforma promossa dal ministro Valditara. La mobilitazione, organizzata dal movimento studentesco “Cortocircuito”, ha visto una significativa partecipazione e ha riportato nel capoluogo reatino uno sciopero studentesco dopo diversi anni di assenza.

“Contestiamo la riforma Valditara che porterà alla riforma del 4+2, la riforma del voto in condotta e la modifica allo statuto degli studenti” – scrive il movimento Cortocircuito in un comunicato stampa.

Gli studenti hanno denunciato lo smantellamento dell’istruzione pubblica, accusando il governo di favorire interessi economici a discapito della formazione e del futuro dei giovani: “Abbiamo dato prova che la comunità studentesca è ancora capace di esprimere il dissenso ed immaginare una società migliore. Oggi in piazza abbiamo detto chiaramente che il problema non sono gli studenti che lottano, ma la politica che smantella l’istruzione pubblica in favore degli interessi padronali”.

Nel comunicato emerge anche una forte posizione contro la politica estera del governo e dell’Unione Europea, con un rifiuto del riarmo e delle spese militari: “Ci opponiamo al riarmo ed alla guerra, voluti dall’Europa e da questo governo, che non porteranno assolutamente niente di buono. Serve invece investire sulla scuola e sull’università pubblica, alzare i salari e incentivare i giovani a restare in Italia. Delle vostre bombe e dei vostri fucili non ce ne facciamo niente, vogliamo rimanere nella nostra terra, studiare e lavorare qui”.

Infine, il movimento ha ribadito la sua opposizione al cosiddetto “decreto sicurezza”, che considerano una misura liberticida volta a reprimere il dissenso: “Ci opponiamo alla scuola dei padroni, che vuole imbavagliare il dissenso. Lottiamo contro il decreto sicurezza che contiene una serie di norme liberticide. Vogliamo che la scuola sia e resti pubblica, inclusiva e solidale”.

La manifestazione di oggi segna un importante ritorno dell’attivismo studentesco a Rieti, con una chiara richiesta di cambiamento e una presa di posizione netta contro le politiche governative attuali.

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