Scoppia il caso per il cane Chicco: la burocrazia blocca l’adozione, volontari in protesta

(r.l.) Una vicenda che sta facendo discutere quella di Chicco, un cagnolino di 5 kg sequestrato per maltrattamento e attualmente ospitato nel canile sanitario di Rieti. L’animale, invece di essere affidato a una famiglia adottiva che ha già formalizzato la richiesta di adozione, rischia di essere trasferito in un altro canile a causa di lungaggini burocratiche.

Le volontarie dell’associazione Adozioni del Cuore – Rieti stanno cercando di impedire questo trasferimento, ritenendolo non solo inutile ma anche dannoso per il benessere del cane. “Perché spendere soldi pubblici per un altro trasferimento, quando c’è già una persona pronta ad adottarlo e a prendersene cura a proprie spese?” si chiedono i membri dell’associazione.

La richiesta avanzata ai comuni e agli enti competenti è chiara: sospendere il trasferimento di Chicco e valutare la possibilità di affidarlo temporaneamente alla richiedente, in attesa di una decisione definitiva. Tuttavia, secondo quanto riportato dall’associazione, le risposte ricevute finora sono state vaghe e poco collaborative.

Il caso ha sollevato interrogativi non solo sul destino di Chicco, ma anche sul funzionamento del sistema di gestione degli animali sotto sequestro. “I volontari non sono un ostacolo, ma una risorsa per la comunità. Il benessere animale dovrebbe essere una priorità condivisa da tutti” sottolineano dall’associazione.

In attesa di un riscontro ufficiale da parte delle istituzioni, la mobilitazione continua, con la speranza che la vicenda possa risolversi nel miglior modo possibile per Chicco: non in un altro box, ma in una casa accogliente.

Foto: RietiLife ©

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