(di Paola Corradini) Questa mattina, Papa Francesco si è recato presso il carcere di Rebibbia per aprire la seconda Porta Santa dopo quella nella basilica di San Pietro, il giorno della vigilia di Natale. Tra le immagini della diretta di questa mattina, è apparso spesso anche Padre Lucio Boldrin, cappellano di Rebibbia da anni.
Tanti tantissimi i reatini che hanno voluto dedicargli un post, visto che padre Lucio ha trascorso molti anni presso la casa degli Stimmatini in via del Terminillo e sono in tanti ancora oggi a ricordarlo con affetto.
Queste le sue parole: “É terminata un’ emozionante e importante mattinata a Rebibbia con la storica apertura di una Porta Santa in carcere che vuole essere luce e speranza per tutte le carceri nel mondo. Con l’apertura della Porta Santa anche in carcere, ora devono aprirsi i cuori per una giustizia più equa e rispettosa della dignità umana anche per i detenuti e per i detenuti dovrà essere una cammino di conversione e di richiesta di perdono per le vittime e un cammino insieme di crescita e reciproca accoglienza per un nuovo domani. Come ha detto Papa Francesco, questo è il Giubileo della Speranza”.
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