LA SEGNALAZIONE Configni e il futuro dei Borghi: “Senza collegamenti, questo territorio è destinato a morire”

Sono una ragazza che ha scelto di rimanere a Configni, il mio paese d’origine, per far crescere qui la mia famiglia. Abbiamo investito nelle nostre case, sperato in un futuro più sano e tranquillo per i nostri figli, e creduto nella possibilità di mantenere vivi questi piccoli borghi. Ma, giorno dopo giorno, mi rendo conto che il futuro che immaginavamo rischia di essere molto più difficile di quanto pensassimo.

Le scuole, un tempo cuore pulsante della comunità, stanno lentamente andando verso la chiusura. Sempre meno bambini siedono nelle aule, e il rischio è che presto non ci sarà più nessuna scuola nel nostro territorio. Una realtà che ci sta costringendo a riflettere sul futuro dei nostri figli e sul nostro stesso futuro qui a Configni, Cottanello e Vacone.

L’ultima preoccupazione riguarda il collegamento con Terni, la città più vicina per noi. Si vocifera che la gestione dei trasporti passi dalla ditta locale Troiani al Cotral, con la concreta possibilità di una riduzione delle corse. Per noi residenti, questo rappresenterebbe un enorme problema, dato che molti dei nostri ragazzi frequentano le scuole a Terni, e senza un adeguato servizio di trasporti, la loro istruzione potrebbe diventare ancor più difficile da raggiungere.

La decisione di mandare i nostri figli a Terni invece che a Rieti non è stata presa a cuor leggero, ma si è resa necessaria a causa della difficile viabilità verso il capoluogo di provincia. La strada per Rieti è piena di tornanti, attraversa il valico di Fontecerro ed è spesso ghiacciata in inverno, senza contare il rischio di incontrare animali selvatici lungo il percorso. Questi problemi rendono il viaggio pericoloso e poco praticabile, soprattutto per chi deve percorrerlo ogni giorno per andare a scuola o lavorare.

Sentiamo spesso parlare di progetti per il rilancio dei piccoli borghi, ma da qui sembra quasi una presa in giro. Senza collegamenti adeguati e con strade che sembrano risalire al dopoguerra, il nostro territorio è destinato a morire. Come possiamo parlare di sviluppo e rinascita se non ci sono nemmeno le basi per far crescere una comunità?

Voglio portare l’attenzione su questa problematica, che riguarda non solo me e la mia famiglia, ma tutti coloro che hanno scelto di restare in questi borghi. Il futuro di Configni e dei borghi circostanti non può prescindere da collegamenti efficaci e servizi essenziali. Senza questi, anche i progetti più ambiziosi per la rivitalizzazione dei borghi rischiano di restare solo parole vuote.

Foto: RietiLife ©

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