Confartigianato: “Rientra parzialmente l’allarme per le aree sisma, ma guai in vista per tutti gli altri aspetti”

In base alle indiscrezioni sulla bozza del nuovo decreto superbonus e in attesa di avere la versione definitiva, sembra rientrato l’allarme per il possibile blocco dello sconto in fattura delle opere della ricostruzione nelle Aree Sisma Abruzzo/Italia centrale, con un tetto di spesa di 400 milioni. Guai in vista invece per quanto riguarda la situazione delle case popolari IACP, cooperative, terzo settore e barriere architettoniche e una ulteriore stretta alle opzioni di sconto/cessioni, che investe tutta la platea degli interventi.

Michael Del Moro, presidente regionale di Confartigianato Imprese Lazio esprime forte preoccupazione: “Il settore dell’edilizia è trainante dell’intera economia italiana e in esso operano tradizionalmente una gran parte delle imprese artigiane e PMI. Il superbonus ha dato grande impulso al settore, ma non è possibile continuare con le montagne russe degli interventi estensivi e improvvisamente restrittivi al quale stiamo assistendo da anni. Occorre certezza e stabilità per promuovere lo sviluppo.”

Con il nuovo Testo del decreto, ancora non ufficiale – ribadisce Franco Lodovici presidente ANAEPA Confartigianato Imprese Lazio – coloro che, pur potendo continuare a godere del mantenimento dell’opzione per sconto/cessione per gli interventi coperti da CILA antecedente al 16 febbraio 2023, potranno ora, usufruirne soltanto se dimostreranno di aver realizzato anche in parte gli interventi, sostenuto la relativa spesa documentata da fattura emessa entro la data di entrata in vigore del DL (presumibilmente 30 marzo 2024).

Le indiscrezioni stanno costringendo le imprese a un tour de force di fatturazione delle spese per lavori già eseguiti entro la data di entrata in vigore del DL, lasciando i contratti in balia dei contenziosi che ne deriveranno.

Quella del superbonus è una vicenda sempre più intricata e costellata di ostacoli. Ora siamo all’ennesimo cambio di normativa in corsa – conclude il Presidente Del Moro – che arriva a ridosso delle scadenze e in coincidenza con le festività, rendendo così ancor più difficile la corretta informazione nei confronti delle imprese coinvolte”.

 

 

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