Fotovoltaico, Coldiretti scrive ai consiglieri regionali

Coldiretti Rieti scrive ai consiglieri regionali del territorio, Eleonora Berni e Michele Nicolai, per chiedere il loro intervento sulla realizzazione di un impianto fotovoltaico a terra nella Piana Reatina. Un progetto confermato dall’assessore all’Ambiente del Comune di Rieti, Giulino Sanesi alla stampa locale, dopo le preoccupazioni espresse dalla federazione provinciali di Coldiretti.

“Ad accrescere ulteriormente la nostra preoccupazione – spiega il presidente di Coldiretti Rieti, Claudio Lorenzini – le dichiarazioni apparse sui giornali locali, dell’assessore all’Ambiente del Comune di Rieti, Giulino Sanesi, il quale esprime il suo sostegno alla realizzazione dell’impianto, ritenendo che il fotovoltaico rappresenti il futuro. La proposta di Coldiretti è da sempre quella di incentivare l’istallazione di impianti di energia solare sui tetti delle stalle e sui capannoni, senza sottrarre ai nostri agricoltori terreno coltivabile. La realizzazione di un impianto fotovoltaico a terra, minaccia la vocazione agricola e le coltivazioni di pregio nell’area della Piana Retina, occupando il suolo fertile che dovrebbe essere destinato alle produzioni”. 

Sempre secondo l’assessore Sanesi, inoltre, il territorio reatino sarebbe indietro nel settore delle rinnovabili. “Dichiarazioni che ci lasciano perplessi – spiega il direttore di Coldiretti Rieti, Giuseppe Casu –  e sorpresi. Ci chiediamo rispetto a cosa siamo indietro il territorio reatino? Sicuramente lo sarebbe, qualora dovesse essere realizzato l’impianto in esame, rispetto alla tutela di un territorio a forte vocazione agricola, quale è quello reatino e in particolar modo la Piana Reatina, che dovrebbe ospitare il fotovoltaico a terra? A nostro avviso sarebbero altri i primati da raggiungere, come appunto preservare un’area fino ad ora “incontaminata” dall’installazione selvaggia di pannelli solari a terra, che mangiano suolo agricolo produttivo. Quello che ci preoccupa ulteriormente è proprio l’effetto “domino” che questo impianto potrebbe provocare, dando il via a nuovi progetti che deturperebbero l’area”. E quanto sta già avvenendo a Viterbo, che è la quinta città in Italia con il 78,08% di pannelli solari e centrali eoliche e la prima nel Lazio, seguita da Latina, Roma e Frosinone.

“Rieti fino ad ora è stata preservata – conclude Lorenzini – e questo ha garantito la salubrità del territorio e delle sue produzioni agricole di eccellenza, come la patata di Leonessa, i tartufi o le produzioni cerealicole. Il consumo di suolo complessivo nel Lazio è pari a 140.430 ettari, solo nel 2023 il consumo di suolo nel Lazio è stato di 485 ettari, vorremmo evitare di incrementare ulteriormente questo triste primato nel Comune di Rieti. Dobbiamo preservare il più possibile non solo un’area a vocazione agricola e agroalimentare, ma anche turistica di un territorio espressione di un patrimonio ricco di tradizioni, di cui le nostre aziende agricole sono custodi con i loro prodotti tipici, che è dovere delle istituzioni preservare e tutelare. Ecco perché chiediamo un intervento urgente e risolutivo in merito ai consiglieri regionali del territorio”. 

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