Indipendenza contro Rocca: “Basta false promesse sulla sanità”

“Che Rocca ed il centro destra non sarebbero sfuggiti al rito stantio delle paranze inauguratorie, era abbastanza scontato, per cui non ci stupisce. Ma nel 2024, dopo il dramma della pandemia covid, davanti ad una situazione drammatica del nostro servizio sanitario nazionale, con pazienti costretti ad infernali tour burocratici, liste di attesa infinite, e pronto soccorso trasformati in gironi danteschi, sarebbe necessaria maggiore accortezza e serietà nelle dichiarazioni”: lo scrive Indipendenza.

“La propaganda ha, soprattutto quando riguarda temi sensibili come sanità e lavoro, le gambe corte. Affermare, come ha fatto il presidente Rocca, che grazie ai lavori di ristrutturazione del pronto soccorso del San Camillo de Lellis, non ci saranno più pazienti in barella, abbandonati per ore, per giorni nell’astanteria, è palesemente una affermazione priva di senso. Il problema dei pronto soccorso è la carenza di posti letto nei reparti, che ha trasformato un luogo che dovrebbe essere dedicato all’urgenza ed al primo accoglimento, di fatto in reparto di degenza; il problema dei pronto soccorsi è la carenza di medici ed infermieri, costretti a turni massacranti, spesso coperti dai cosiddetti gettonisti, ovverosia specie di globe trotter delle professioni sanitarie arruolati un giorno qui domani in un altro ospedale, riducendo la loro professionalità a mera occupazione di turni. Immaginare che la ristrutturazione degli spazi, la creazione di nuovi ospedali, rappresenti la panacea dei mali della sanità laziale ed italiana è una bugia, che piace raccontare a chi deve glorificare un PNNR che, fregandosene delle reali esigenze dei territori, finanzia gli investimenti strutturali ma non l’assunzione di nuovo personale” aggiunge Indipendenza.

“La colpa ovviamente non è di Rocca, come probabilmente non lo era di chi l’ha preceduto, ma di politiche di governo che da decenni, in nome della razionalizzazione delle spese hanno continuato a tagliare finanziamenti alla sanità, la responsabilità è di chi ha voluto regionalizzare con la giustificazione di rendere il servizio più vicino ai cittadini, e lo ha trasformato in un poltronificio al servizio della politica. Ma almeno avere il buon gusto di non alimentare false speranze in una popolazione che ha una grandissima fame di sanità, al punto da considerarla oramai una specie di sogno irrealizzabile. Forse Rocca avrebbe fatto meglio a raccontare del futuro universitario del nostro ospedale, nella speranza che quello si porti una ventata di miglioramento in un territorio che soffre da troppo tempo. I pazienti li curano medici ed infermieri, non burocrati e stanze nuove” conclude Indipendenza.

Foto: RietiLife ©

 

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