Organo Dom Bedos Roubo: lavori al via

Pontificio Organo Dom Bedos Roubo – Benedetto XVI: pianificati per inizio Marzo i lavori di messa in sicurezza, riprendono le attività sul pregevole strumento

Rieti, Febbraio 2024 – Dopo due anni di silenzio, l’Organo Dom Bedos di Rieti tornerà  a suonare in pubblico. Saranno completati entro Marzo i lavori di messa in sicurezza delle canne di facciata, che hanno mostrato segni di cedimenti nella zona del piede e della bocca pregiudicando l’uso dello strumento per motivi di sicurezza.

L’intervento, sarà realizzato dalla Artigiana Formentelli di Camerino, incaricata dal Comitato San Domenico-Dom Bedos OdV (scopo: conservazione, promozione e l’utilizzo), e dalla Diocesi di Rieti proprietaria dello strumento. L’intervento è teso ad impedire cadute accidentali delle canne consentendo l’uso dell’organo che è pienamente funzionante (eccetto le poche canne difettate).

Ovviamente a questa operazione dovrà seguire un intervento risolutivo  per il recupero delle canne difettate, al fine di riportare lo strumento alla sua piena efficienza sonora ed al suo originale splendore.

Dobbiamo rimarcare  che abbiamo a Rieti Il Dom Bedos, un monumento unico al mondo: un organo “antico”, in stile francese classico, costruito secondo le regole de l’ ‘”Age d’Or” dell’organo transalpino. Lo strumento è conforme ai progetti III e IV de “L’Art du Facteur d’Orgues” di  François Dom Bedos de Celles (1760); la cassa monumentale è conforme al disegno di cassa d’organo di  Monsieur  Roubo le Fils, così come riportata nel  trattato “L’Art du Menuisier – Carroissier” : il tutto mai costruito in realtà. L’organo è opera di Barthelemy Formentelli, concretizzato solo grazie alla caparbia tenacia del Comitato San Domenico presieduto da Mons. Luigi Bardotti: l’opera fu realizzata  grazie a finanziamenti pubblici e privati nel 2004. In fase di progetto l’organo fu tacciato di poter eseguire solo musica francese dell’epoca: tuttavia, grazie a preziosi suggerimenti del Maestro F. Colamarino e del  maestro H. Jourdan, l’organo fu intonato ed accordato in modo da poter eseguire agevolmente repertori dalla musica del ‘500  fino a Scott Joplin (1929)  vedi concerto tenuto da D. Rossi: è stata aggiunta anche una pedaliera “alla tedesca” alternabile alla originale per agevolare l’esecuzione.  Il suo ritorno in attività rappresenta quindi un evento di grande rilevanza per il mondo musicale italiano e internazionale. Ricordiamo le numerose incisioni ed attività tenute su questo strumento.

La ripresa delle attività musicali e concertistiche dell’Organo Dom Bedos è un segno di speranza e di rinascita. La musica tornerà  a riempire la Basilica di San Domenico, luogo storico e cuore pulsante della città di Rieti, ad oggi purtroppo praticamente sempre chiusa. Le attività  2024 sono in corso di preparazione:  prevedranno iniziative con la partecipazione di organisti di fama internazionale. Un calendario ricco e variegato, che offrirà al pubblico l’occasione di ascoltare l’Organo Dom Bedos in tutta la sua sgargiante tavolozza di colori sonori.

L’invito è rivolto a tutti gli appassionati di musica, a curiosi e a chiunque desideri vivere un’esperienza unica e suggestiva. L’Organo Dom Bedos di Rieti è un tesoro prezioso da scoprire e da custodire.

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