Sabato 9 marzo dalle 16,30 incontro a Scandriglia contro la violenza di genere con esperti e autorità. A seguire lo spettacolo “Nora – Oltre il silenzio”

Sabato 9 marzo, a partire dalle ore 16,30, il Comune di Scandriglia promuove un incontro pubblico al Teatro Comunale S. Antonio che ha per tema il contrasto alla violenza di genere nel territorio dell’Alta Sabina attraverso l’apertura di uno sportello antiviolenza da collegare alla rete regionale dei centri antiviolenza e in particolare a quello di Rieti.

L’incontro si colloca all’interno del progetto “Per uno sportello contro la violenza di genere” che il Comune di Scandriglia ha presentato a valere sul bando della Regione Lazio per progetti di prevenzione e contrasto della violenza di genere, empowerment delle donne e promozione delle pari opportunità.

Dopo il saluto del sindaco di Scandriglia Lorenzo Ferrante, interverranno le consigliere comunali Rosanna Cabras e Paola Fiorentini, che illustreranno gli obiettivi del progetto.

Anna Vigilante, presidente de “Il nido di Ana”, che gestisce il Centro Antiviolenza di Rieti, illustrerà l’impatto dei centri antiviolenza sul territorio.

Sono inoltre previsti interventi delle autorità e delle amministrazioni pubbliche, tra cui quelli del Prefetto di Rieti Pinuccia Niglio e di Roberta Cuneo, presidente della Provincia di Rieti.

Interverrà anche la giornalista Stefania Cioccolani, responsabile del “Progetto Nora” per le scuole superiori e le università, per il contrasto alla violenza di genere e al femminicidio e per la promozione della cultura del rispetto, patrocinato dall’Associazione “Differenza Donna” di cui è parte integrante lo spettacolo “Nora – Oltre il silenzio” di Amalia Bonagura, che andrà in scena alla conclusione dell’incontro, intorno alle ore 18,30.

Per la regia di Bruno Cariello e con Flavia Germana De Lipsis, Bruno Cariello, Daniela Bracci e Lida Ricci “Nora – Oltre il silenzio” si svolge nelle 48 ore che precedono l’udienza finale di un processo per omicidio, nel salotto di Guido, avvocato difensore dell’imputato, intento a preparare la sua arringa finale e unico personaggio maschile in scena. Sul palco, oltre a lui, tre generazioni di donne, una nonna, una madre, una figlia, collegate tra loro non da vincoli di sangue, ma dalla storia di una di loro. Nora si svela lentamente e racconta la felicità di un amore pieno e coinvolgente e la sua graduale evoluzione verso una fine tanto mostruosa e terribile – eppure imprigionata nei falsi vincoli della “normalità” – da suscitare nel personaggio più giovane, Lucia, un forte senso di ribellione per l’incapacità di accettare e giustificare l’inaccettabile e l’ingiustificabile. Nora vuole coinvolgere tutti nella sua storia e non accetta scuse. Ha ritrovato la voce dopo il silenzio di una vita e ora vuole raccontare: perché lei era lì, perché sa, perché ha capito, perché il silenzio taccia. Perché non accada più.

Ingresso fino a esaurimento posti con prenotazione all’email [email protected]

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