Crolli piazza Sagnotti, l’avvocato delle parti civili: “La Cassazione ha fatto giustizia”

La Cassazione ha ribadito le pene a 9 anni di reclusione per Ottaviano Boni, all’epoca direttore tecnico dell’impresa costruttrice Sogeap e a 5 anni per Maurizio Scacchi, geometra della Regione Lazio-Genio Civile. La sentenza è riferita ai crolli in piazza sagnotti ad Amatrice la notte del 24 agosto punto morirono 19 persone. La quarta sezione penale ha respinto o dichiarato inammissibili i ricorsi degli imputati e dei responsabili civili, Ater e Regione Lazio, ma a carico della Regione è stata esclusa la responsabilità civile solo per la posizione di Boni.

 

“Oggi la Cassazione ha scritto una pagina di verità e giustizia per i parenti delle vittime” ha commentato l’avvocato Wania Della Vigna, legale di 42 parti civili. “È stata fatta giustizia per intere famiglie sterminate quella notte – ha aggiunto il legale -. La Cassazione ha confermato che le vittime non sono morte per una calamita naturale, come può essere un terremoto, ma per le concause, per precise responsabilità umane. Le palazzine ex Ater, costruite con i soldi pubblici, erano affette da attività illecite a partire dalla progettazione, dalla costruzione in totale difformità al progetto iniziale, all’assenza dei controlli e verifiche, fino al tentato, più recente, di ‘mettere a posto le carte’. Le due palazzine sono crollate come castelli di carta senza lasciare scampo a chi le abitava, tra l’altro ignorando che fossero completamente abusive. La loro morte poteva e doveva essere evitata”.

 

 

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