La giornata della Memoria nel Comune di Fara in Sabina

Oltre la commemorazione del 27 Gennaio con l’Omaggio delle Autorità presso Piazzale “Vittime della Shoah” organizzata per il 29 Gennaio la Mostra fotografica “HALT!” a cura di Daniele Frasca e da APS Pueri Symphonici  presso la Scuola Comunale di Musica con la presentazione del libro “Il campo di Farfa” dello scrittore Roberto D’Angeli. Evento aperto al pubblico e invitate anche le scuole del territorio. L’assessore La Torre: “Importante far conoscere alle giovani generazioni la storia del nostro territorio ed educarli ad un’analisi multilivello. Gli accadimenti della Seconda guerra mondiale, i provvedimenti del regime fascista durante il periodo bellico, la campagna antisemita, le operazioni di reclusione e persecuzione degli ebrei hanno interessato anche il nostro territorio, e la presenza del campo di internamento a Farfa ne è l’ennesima testimonianza. L’area del campo è ricca di storia, di avvenimenti, ed è un luogo che deve essere messo all’attenzione dei nostri ragazzi”:
Una breve introduzione al libro. Con l’entrata in guerra dell’Italia il 10 giugno 1940, il regime fascista mise in atto l’articolata serie di provvedimenti legislativi per l’internamento sia dei civili appartenenti a Stati nemici e residenti nel regno, sia nei confronti di tutti quelli, italiani e non, ritenuti sospetti e pericolosi per il periodo bellico. Il campo di internamento di Farfa entrò ufficialmente in funzione nel giugno 1943 e avrebbe dovuto contenere 2700 persone. Il Ministero dell’Interno aveva ipotizzato di trasferirci buona parte degli internati a Ferramonti, il principale dei campi per ebrei. Nel settembre del 1943, quando alla notizia dell’armistizio il personale di guardia abbandonò le proprie postazioni, nel campo erano detenute circa cento persone, di cui molti ebrei stranieri, che si dettero alla fuga. Lasciato in stato di abbandono fino alla fine del conflitto, nel dopoguerra divenne un centro di raccolta profughi. Questo libro racconta la storia del campo fino alla sua dismissione. Il saggio è arricchito da documentazione originale, un’intervista e un’appendice sul campo per prigionieri alleati PG 54 ubicato nel 1942 nei pressi di Passo Corese (RI).
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