“La Notte dei Miracoli” in tv dal teatro Flavio battuta dal dopogara di Coppa Italia. Che bel concerto, ma l’hanno visto in pochi

(c.d.f.) Sono stati pubblicati i dati Auditel relativi alla seconda serata del 2 gennaio, quando è andato in onda su RaiUno il concerto, registrato al teatro Flavio Vespasiano il 23 dicembre, dal titolo “La Notte dei Miracoli”. L’evento dedicato agli 800 anni del presepe, e inserito nelle iniziative di Greccio 2023, ha avuto un share del 7,71% nella prima parte (716mila spettatori), del 7,79% con 472mila spettatori nella seconda e del 6,67 con 301mila spettatori nella terza parte (TvBlog su dati Auditel). Andato in onda dopo le 23.40, lo spettacolo è terminato intorno alle 1.20 (85 minuti di spettacolo in onda, al netto della pubblicità – RIVEDI). Tutto come da copione: esibizioni live al Flavio condite da “collegamenti” (in realtà registrati) con i big: Britti, Pooh, Clara, Cocciante, eccetera, tra palco e clip. Riproposte le immagini dello spettacolare ma dibattuto spettacolo pirotecnico sulla Valle Santa (leggi).

Condotta da Lorena Bianchetti e curata dal maestro Leonardo De Amicis, “La Notte dei Miracoli” dunque, ha avuto una media – nei tre momenti in cui è stato diviso – di 500mila spettatori, aggirandosi sul 7% di share, in un momento della giornata televisiva che ovviamente non compete con le fasce più blasonate e con i tg. Ha tenuto rispetto a una controprogrammazione praticamente nulla sulle reti amiche e su quelle rivali, eccezion fatta per “Coppa Italia Live” di Mediaset, l’analisi della gara di Coppa Italia tra Milan e Cagliari che ha registrato 991mila spettatori col 7,30% di share (e terminata prima che il concerto reatino finisse). Per essere andato in onda su RaiUno, non un flop ma neanche un boom per “La notte dei Miracoli”.

In platea (meno di 400 spettatori) tanti reatini che hanno acquistato i ticket (con la solidarietà per la Mensa di Santa Chiara), finiti in pochi minuti sul circuito online dedicato (leggi) e i molti invitati, soprattutto istituzionali, che – a detta dell’organizzazione e del Comune di Rieti (lo ha ribadito anche il vicesindaco Mestichelli) – hanno pagato tutti la loro quota. Chi non c’era al Flavio era la stampa locale, evidentemente ritenuta superflua: zero accrediti fino alle 19 della sera del 23, orario in cui sono stati offerti ben 4 inviti totali (sui quali si è impegnato il Comune di Rieti per la messa a disposizione) per documentare e seguire la manifestazione (senza video e senza foto).

Al solito, i social – e dunque i reatini – si dividono: all’innegabile qualità dello spettacolo, viene contrapposta l’ora tarda di messa in onda di un giorno che non è stato seguito da un festivo. “Un po’ tardino” il commento medio legato allo spettacolo, elevato a veicolo promozionale del territorio oltre che del marchio presepe, che Greccio 2023 – con i suoi 3,9 milioni di budget (il 70% in opere infrastrutturali per la Valle Santa) e con uno stipendio di 130mila  euro+iva  in due anni per il manager Paolo Dalla Sega – ha voluto creare. Tutto sta nel capire, se ci è riuscito. Il popolo della seconda serata saprà dircelo.

Foto: Rai ©

 

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