Il GAL Vette Reatine in cima alla graduatoria di migliori GAL della Regione Lazio

Un successo meritato, giusto premio al gran lavoro svolto negli anni passati e quello preparatorio e propedeutico per partecipare al bando regionale promosso nel rispetto del Regolamento UE n. 2021/2115 – Piano Strategico della PAC (PSP) e Complemento per lo Sviluppo Rurale (CSR) della Regione Lazio per il periodo 2023-2027.

A seguito della Determinazione della Regione Lazio per la Selezione delle Strategie di Sviluppo Locale (SSL), tra le ben 16 proposte presentate dai vari Gruppi di Azione Locale partecipanti al bando, il GAL Vette Reatine si aggiudica il primo posto, con ben 89 punti, ed è ammesso a una spesa pubblica di 4 milioni e 29 mila euro, primeggiando nella classifica con profonda soddisfazione di tutti i soci.

Merito del GAL Vette Reatine è l’aver saputo concentrare, in un’analisi dettagliata del contesto territoriale e socioeconomico, i punti di forza e debolezza dei 18 comuni – Accumoli, Amatrice, Antrodoco, Borbona, Borgo Velino, Cantalice, Castel Sant’Angelo, Cittareale, Colli sul Velino, Contigliano, Greccio, Labro, Leonessa, Micigliano, Morro Reatino, Poggio Bustone, Posta, Rivodutri – che compongono il GAL e che rappresentano le “aree rurali con problemi complessivi di sviluppo”.

La varietà morfologica, paesaggistica ed enogastronomica e il patrimonio culturale e imprenditoriale di cui godono questi territori non deve rappresentare un limite per la crescita e lo sviluppo sostenibile, anzi, devono essere un forte stimolo per giovani e imprese per aderire alle iniziative e trarre il massimo vantaggio dalle potenzialità che le nostre zone ci offrono.

Il GAL Vette Reatine infatti si è fatto portatore di un messaggio di fondamentale importanza: migliorare la competitività e la redditività delle imprese, e aumentare l’attrattività e l’appetibilità del territorio, nel rispetto della cultura, dell’ambiente e delle tradizioni, in un’ottica di cooperazione interregionale che disincentivi il calo demografico e favorisca l’integrazione delle filiere produttive e lo sviluppo infrastrutturale.

“Un grande risultato – afferma Maurizio Aluffi, Presidente del GAL Vette Reatine – frutto di un lavoro di squadra e di una visione condivisa. Nel tempo abbiamo favorito un approccio partecipativo per accrescere la consapevolezza del ruolo del GAL in un territorio difficile martoriato dalle note vicende legate al terremoto e al post terremoto. La nostra è una grande scommessa che coglie appieno la visione del territorio, come luogo da riabitare e comunità da far rinascere. Il tutto interconnesso per ridare senso anche al nostro impegno sociale. L’attività del GAL – continua il Presidente Aluffi – dovrà saper mettere in sequenza missione, obiettivi, pianificazioni, progettualità e cantieri da curare, ma allo stesso tempo costruire le competenze per guidare questi processi. Il GAL è uno strumento da valorizzare, non un ‘distributore’ di risorse, ma un soggetto che sviluppa e promuove progettualità, capace di innovare e sviluppare sinergie nel territorio, per diminuire le disuguaglianze marcate, accrescere dignità e prestigio di chi lavora e genera ricchezza. Guardo al GAL -conclude Maurizio Aluffi – come a una forma aggregativa capace di coniugare interessi del pubblico e del privato, capace di rilanciare il turismo, l’agricoltura e l’artigianato attraverso adeguamenti infrastrutturali, pianificazione e promozione dei prodotti in ottica di sostenibilità. Il GAL Vette Reatine dovrà guardare al domani e non dovrà fermarsi e porsi un termine alla sua azione, ma diventare soggetto di sintesi e di proposta, ne va del futuro delle nostre terre”.

 

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